Un anno di cronaca nel Cilento e Vallo di Diano: ecco gli avvenimenti del 2013

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Un anno di cronaca nel Cilento e Vallo di Diano: ecco gli avvenimenti del 2013

La morte del maresciallo Cetrola di Santa Marina nella strage di Genova e quella dell’avvocato Paladino a Palinuro mentre tentava di salvare dei ragazzi in mare, ma anche l’omicidio della prostituta a Polla e il recente uxoricidio a Vallo della Lucania: sono i principali avvenimenti che hanno caratterizzato la cronaca del Cilento e Vallo di Diano nel 2013.

Oltre a questi, sono stati numerosi gli eventi che, negli ultimi 365 giorni, hanno visto coinvolti tutti i reparti delle forze dell’ordine, dai carabinieri alla guardia di finanza, ai vigili del fuoco e alle guardie forestali. L’anno appena trascorso sarà ricordato anche per la chiusura del tribunale di Sala Consilina e dell’ospedale di Agropoli, per l’inizio del processo sui rifiuti denominato Chernobyl, per le innumerevoli strade chiuse a causa delle frane e per i tragici incidenti sulla strada Cilentana.

La morte di Aniello De Vita e la tragedia sulla strada Cilentana Il 2013, per la cronaca locale, si è aperto con la morte della pediatra di Acciaroli, Biancarosa Marrocco, che aveva tentato di accendere il fuoco con dell’alcool. Il 24 febbraio il Cilento ha perso il suo poeta. Aniello De Vita, autore di «Sò nato a lo Ciliento e me ne vanto», è morto a Moio della Civitella all’età di 72 anni dopo una lunga malattia. A metà marzo, un bambino di 5 anni di Altavilla Silentina è morto mentre faceva judo in palestra, davanti agli occhi dei genitori. L’autopsia rivelerà che a uccidere il piccolo Vito è stato un infarto fulminante. La sera del 26 marzo, sulla strada provinciale Cilentana tra Massicelle e Futani in un gravissimo incidente stradale ha perso la vita un 20enne di Montano Antilia, Mauro Vigorito.

La tragedia di Genova e il delitto di Polla Il 7 maggio la nave portacontainer Jolly Nero è andata a impattare contro la torre di comando nel porto di Genova. Nell’incidente sono morte 9 persone, tra le quali il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina, che in quel momento era al lavoro nella sala operativa. Il corpo del militare cilentano è stato individuato e recuperato 3 giorni dopo sommerso dai detriti. Il 25 giugno, in un appartamento del centro storico di Polla, una massaggiatrice ucraina è stata trovata morta con ferite di arma da taglio alla gola. La donna, poi si scoprirà, è stata uccisa da un giovane connazionale per una banale lite dopo un rapporto sessuale.

Il dramma a Palinuro Le acque di Palinuro, l’11 agosto, sono diventate teatro di una nuova tragedia. Giuseppe Paladino, avvocato 45enne di Sala Consilina, ha perso la vita per salvare due bagnanti in difficoltà. Si è gettato in mare senza esitare pur di trarre in salvo dei ragazzi che stavano annegando a causa delle avverse condizioni del mare. I due sono riusciti a mettersi in salvo, proprio grazie all’aiuto di Paladino, ma per l’avvocato non c’è stato nulla da fare.

L’arresto del boss Di Nardo a Palinuro Ferragosto choc a Vallo della Lucania, per la morte di Luca Botti, un ragazzo di appena 13 anni, figlio di un noto gioielliere del posto, che ha perso la vita a causa di un colpo di pistola esploso accidentalmente mentre maneggiava l’arma del padre. Il 25 agosto a Palinuro viene arrestato Michele Di Nardo, camorrista latitante, capo clan dei Mallardo, mentre trascorreva le sue vacanze al mare con la sua fidanzata. Il boss sperava di restare inosservato ma l’errore fatale non è stato tanto di Michele, ricercato dal 2012 con un mandato di cattura europeo, bensì della propria compagna che prima di partire ha postato uno stato su Facebook costato caro al Di Nardo.

Settembre nero per giustizia e sanità Il 17 settembre, con la consegna delle chiavi da parte del sindaco, il tribunale di Sala Consilina chiude davanti alla rabbia di centinaia di manifestanti e dopo giorni di proteste davanti al presidio di giustizia costretto alla chiusura dal riordino giudiziario voluto dalla ministra Cancellieri. Per giorni i cittadini del Vallo di Diano hanno bloccato l’ingresso del tribunale per contestare l’accorpamento degli uffici a quelli di Lagonegro. Dopo qualche giorno chiude i battenti anche l’ospedale di Agropoli, trasformandosi in Psaut. La motivazione? Secondo i vertici dell’azienda sanitaria sarebbero troppi medici e infermieri e troppo pochi, invece, i pazienti.

Uxoricidio a Vallo della Lucania C’è la gelosia, invece, all’origine della furia omicida di Yordan Koled, operaio 45enne di origine bulgare, l’assassino di Violeta Ganeva, anche lei bulgara di 48 anni, trovata uccisa la mattina del 9 novembre nelle campagne di Vallo della Lucania. L’uomo avrebbe ammazzato sua moglie per gelosia, dopo aver festeggiato con alcuni connazionali.

Processo Chernobyl Il 5 dicembre è ripreso il processo sugli sversamenti illeciti di rifiuti tossici a carico dei 38 imputati nell’inchiesta denominata “Chernobyl”, condotta dal magistrato Donato Ceglie, che ha portato alla sbarra 38 persone, responsabili di aver provocato «dolosamente un disastro ambientale a causa dello spandimento ed illegittimo smaltimento di rifiuti». Coinvolto anche il Vallo di Diano. La monnezza, secondo l’accusa, fu abbandonata senza alcun trattamento disinquinante, in alcuni campi dei comuni di San Pietro al Tanagro, Teggiano, Sant’Arsenio, San Rufo e di altre località campane.

I fatti di dicembre A perdere la vita i primi giorni di dicembre in un tragico incidente stradale nei pressi dell’uscita di Centola   due persone: un 51enne di Montano Antilia, Giuseppe Esposito, morto sul colpo e Antonio Belluccio di 41 anni che invece è deceduto in ospedale. Nello scontro è stata coinvolta anche la vettura dell’assessore provinciale Attilio Pierro rimasto miracolosamente illeso. A metà dicembre, in un bosco alle porte di Torre Orsaia viene trovato dai carabinieri il corpo senza vita di Jose Antonio D’Adamo. L’uomo stava partecipando con degli amici a una battuta di caccia al cinghiale ma è stato improvvisamente raggiunto da una pallottola. Per la tragedia risultano attualmente indagate 10 persone. Lunedì mattina, a largo delle coste del golfo di Policastro, viene trovato il corpo senza vita di una 55enne di Lagonegro, originaria di Villammare. La donna si era allontanata da casa con l’auto e aveva lasciato sulla sabbia un messaggio di scuse al marito, l’ipotesi iniziale è che si tratti di suicidio.

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