Grave episodio di malasanità al Luigi Curto, il sindaco di Sassano scrive al ministro

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Grave episodio di malasanità al Luigi Curto, il sindaco di Sassano scrive al ministro

Grave epidsodio di malasanità al Luigi Curto di Polla.

A denunciarlo è il sindaco di Sassano e presidente della Conferenza dei sindaci del distretto sanitario 72 Tommaso Pellegrino in una lettera al ministro della Salute Renato Balduzzi ed al presidente della Commissione parlamentere d’inchiesta sugli errori nella sanità Leoluca Orlando.

Il Fatto. Nei giorni scorsi un 19enne di Sassano è stato portato al nosocomio di Polla per fratture multiple allo zigomo ed al setto nasale e trauma cranico, condizione per la quale si necessitava un immediato trasferimento in una struttura specializzata.

I medici del Luigi Curto, allora, allertano il 118 di Vallo della Lucania, a quanto pare invano, tanto che dopo un’attesa di oltre 3 ore la famiglia del giovane decide di predisporre a proprie spese il trasferimento del 19enne al Cardarelli di Napoli dove lo attende un delicato intervento chirurgico.

La lettera. Al ministro della  Salute prof. Renato Balduzzi
p.c. On. Leoluca Orlando (presidente Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in Sanità)
p.c. On. Stefano Caldoro (presidente della Regione Campania)

In qualità di Sindaco del Comune di Sassano(SA) e di presidente della Conferenza dei sindaci del distretto sanitario 72, di fronte all’ennesimo caso di grave inefficienza sanitaria verificatosi nel territorio del Vallo di Diano, non posso esimermi anche a nome di tanti cittadini bistrattati ed offesi, di far sentire la mia più vibrata protesta per quanto è accaduto recentemente.

Il giorno 26 gennaio 2012 un giovane di Sassano, sig. D. G., di anni 19, in seguito ad un serio trauma cranio-facciale veniva portato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Polla (SA), dove in modo tempestivo gli venivano riscontrate fratture multiple dello zigomo e del setto nasale, oltre ad un trauma cranico.

Considerata la gravità della situazione, i medici del pronto soccorso immediatamente allertavano la centrale operativa del 118 di Vallo della Lucania, al fine di disporre al più presto il trasferimento del paziente presso una struttura specializzata.

Dopo circa tre ore di attesa, nonostante le continue sollecitazioni dei sanitari di Polla, non veniva data nessuna risposta.
 
A questo punto i familiari del giovane si vedevano costretti a trasferirlo con un ambulanza privata (a proprie spese) presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, dove tuttora è ricoverato nel reparto Maxillo-facciale e dove sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Di fronte a questo caso corre l’obbligo di porsi la seguente domanda:
che cosa sarebbe accaduto se in quelle ore di inutile attesa si fosse verificata una emorragia cerebrale?

La risposta è scontata: ancora una tragedia, che si sarebbe aggiunta ad altri lutti e dolori, che altre volte si sono verificati nei nostri territori già enormemente emarginati e penalizzati per diverse carenze.
 
La rete dell’emergenza-urgenza dovrebbe rappresentare sull’intero territorio regionale una assoluta priorità; purtroppo ciò non avviene e per tale motivo si può determinare una condizione di rischio per i cittadini; tutto cio’ si verifica nella più totale indifferenza di chi occupa ruoli politici e dirigenziali della sanità regionale.

Ne consegue che ancora una volta è stata messa a repentaglio la vita di un giovane e che un disservizio del nostro servizio sanitario ha rappresentato un costo sociale ed economico che va a gravare su una famiglia che avverte notevolmente la difficoltà del vivere.

Tale situazione avviene in totale violazione del diritto alla salute sancito dall’art.32 della nostra Carta Costituzionale, offendendo la dignità umana dei cittadini del Sud, che spesso sono costretti a vivere nella precarietà più assoluta, perché dimenticati dalle Istituzioni.

Le gravi carenze organizzative della Sanità nel nostro territorio costringono, purtroppo, quei medici seri e responsabili, quali si sono rivelati nel caso esposto, ad operare con enormi difficoltà e ad assumersi responsabilità, che spesso sono sproporzionate rispetto ai loro compiti.

La rete dell’emergenza – urgenza rappresenta una grave inefficienza nella Regione Campania e nel Vallo di Diano ed ha precise responsabilità in coloro che non sono capaci di dare risposte adeguate là dove occorrono coscienza, obiettività, analisi, sintesi, testimonianze ed anche un po’ di coraggio.

E’ auspicabile, pertanto, che la S.V. attivi un’inchiesta rivolta ad individuare le precise responsabilità di così gravi inefficienze e prenda gli opportuni provvedimenti affinchè nel futuro non si ripetano altri casi di “mala sanità” con possibili conseguenze fatali.

Con Osservanza
Dott. Tommaso Pellegrino

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