Il sindaco di Gioi, Salati, si sfoga contro il Patto dei sindaci “eletti” al Parlamento Europeo.

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Il sindaco di Gioi, Salati, si sfoga contro il Patto dei sindaci “eletti” al Parlamento Europeo.

“Si parla tanto di coesione e di unità così da avere maggiori prospettive per far rinascere il Cilento, ma poi solo alcuni primi cittadini si recano a Bruxelles al Parlamento Europeo per sottoscrivere il Patto dei Sindaci”, queste le prime parole di Andrea Salati primo cittadino di Gioi che non ci sta e spara a zero contro i suoi colleghi rei di “non aver informato adeguatamente noi altri di Bruxelles”. “Non è possibile – spiega – formare una delegazione di sindaci del territorio, parlare per loro e non ricevere la delega da parte di tutti gli altri che sono rimasti all’oscuro della manifestazione e ne hanno appreso il contenuto solo attraverso i mass media”. Il Comune di Gioi tra l’altro è stato uno dei primi ad adottare la delibera di adesione al Patto dei Sindaci il 28 maggio 2010 con una delibera di Giunta, poi la stessa è stata votata lo scorso 24 settembre dal Consiglio Comunale: “Già da allora come amministrazione avevamo capito l’importanza di questo Patto che ha come obiettivo quello di attuare politiche locali basate su una migliore efficienza energetica e un utilizzo più sostenibile dell’energia. Tutte azioni che nel nostro Comune stiamo cercando di mettere in atto, ma nessuno ci ha mai chiamato in causa per questo evento”. Il ragionamento di Salati non si ferma perché facendo in questo modo si vengono ad affossare le poche prospettive di sviluppo a cui può aspirare il nostro territorio per il prossimo futuro. “Il nostro agire di amministratori locali deve essere – conclude il primo cittadino di Gioi – per fare il bene delle comunità e non per cercare inutili personalismi e vetrine per un possibile ritorno elettorale; evidentemente c’è qualcuno che trama in questa direzione invece di pensare a lavorare seriamente per il futuro dei figli di questa terra”.   

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