Wonder Woman finalmente al cinema, girato tra Marina di Camerota e Palinuro

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Wonder Woman finalmente al cinema, girato tra Marina di Camerota e Palinuro

A 76 anni dal primo fumetto, Wonder woman arriva per la prima volta al cinema. L’avvento nelle sale cinematografiche di un cinecomic degno di questo nome, tutto dedicato ad una supereroina è quasi da considerarsi un evento storico, infatti, oltre ad essere il primo film della golden age dei cinecomic ad essere incentrato totalmente su un personaggio femminile, è anche il primo lungometraggio di questo genere ad essere diretto da una donna, Patty Jenkins.

Wonder Woman è nata come icona femminista, il suo “papà” (oltre Zeus) è infatti il teologo William Moulton Marston ed è per questo che fa piacere vedere che anche la versione cinematografica della supereroina punti, fortunatamente con ironia, su questa caratteristica. Il film è un racconto di formazione in cui lo spettatore segue, passando dalla bellezza di Themyscira all’orrore della Prima Guerra Mondiale, il cambiamento di Diana (Gal Gadot) che conosciamo bambina e lasciamo donna.

La regista ha spiegato per quale motivo il film è ambientato durante la Prima Guerra Mondiale: «Gli uomini hanno la capacità di fare cose terribili ai propri simili. La Prima Guerra Mondiale è stata la prima guerra ad essere combattuta a distanza. L’idea del combattimento corpo a corpo è andata dimenticata, quel combattimento nobile, con due eserciti schierati l’uno contro líaltro per partire allacarica ed affrontarsi, e i combattenti migliori restavano in vita, è stato rimpiazzato dalla guerra a distanza.

Possiamo sganciare bombe dal cielo e nonvedere le vittime. Sentivamo che era un periodo storico importante perchè la Prima Guerra Mondiale ha dato inizio a tutto questo. La protagonista è una semidea, figlia amata e tanto voluta di Ippolita, plasmata nell’argilla e portata in vita da Zeus. Fin da piccola la madre fa di tutto perproteggerla ed evitare di addestrarla come un’amazzone ma il destino della giovane si compie nel momento in cui, con l’arrivo sull’isola di Steve Trevor (Chris Pine), la Principessa andrà via dal paradiso in cui è nata e vissuta nel tentativo di salvare l’umanità nel bel mezzo del primo conflitto mondiale».

Themyscira è ricostruita su una spiaggia tra Marina di Camerota e Palinuro, nel Cilento, dove Diana incontra Steve, luogo che poi gli effetti visivi di post produzione hanno trasformato in un luogo incontaminato. Una sorta di compromesso è stato trovato tra la Warner Bros e i Comuni, dopo che la regista era stata profondamente colpita dalla bellezza dell’Arco Naturale, che per ragioni di sicurezza non era accessibile, e aveva espresso la volontà di girare delle scena in quei luoghi così suggestivi.

Il film rappresenta un’occasione unica per il Cilento sia in termini di promozione turistica, che per l’indotto economico che la registrazione del film offrirà al territorio. Altre location che la ricostruiscono sono i Sassi di Matera – di recente già set del remake di Ben Hur – a Castel del Monte, vicino Bari, e nell’edificio storico di Villa Cimbrone, nel comune di Ravello, a picco sulla costiera amalfitana. Oltre all’Italia, tra le altre location di Wonder Woman ci sono il Louvre di Parigi e l’Inghilterra, tra Londra, il Surrey, il WestSussex, l’Essex, il Kent e gli studi della Warner Bros nello Hertfordshire. Il costo per la realizzazione del film è stato 120 milioni di dollari, cifra ragguardevole ma non eccezionale, soprattutto in riferimento ai film di supereroi (che talvolta superano i 200 milioni). Wonder Woman, secondo alcuni esperti che hanno potuto vederlo in anteprima, si presenta come il miglior film che per ora l’Universo Cinematografico DC abbia prodotto.

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Foto ©Davide Cusati

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