Camerota, scempio al Mingardo: operai cambiano passerelle in legno e abbandonano quelle vecchie in mezzo alla natura

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Camerota, scempio al Mingardo: operai cambiano passerelle in legno e abbandonano quelle vecchie in mezzo alla natura

Le passerelle in legno che collegano la strada provinciale con la spiaggia del Mingardo e di Cala del Cefalo, sono state cambiate. Quelle «vecchie», chiamiamole in questo modo, erano ormai obsoleto e pericolose. Le passeggiate in legno vengono installate dall’ente Parco per preservare la duna e la flora di una spiaggia che ricade in una zona di interesse comunitario, zona Sic. Le passerelle, costruite nel febbraio del 2009, rientrano nel progetto ‘Life Natura 2000’ per la gestione, appunto, dei siti Sic. Il lavoro costò all’epoca circa 150 mila euro, ma agenti atmosferici e, probabilmente, vandali, le hanno distrutte. Sono state sostituite per una seconda volta nel 2014, ma due anni dopo la situazione è la stessa. La costruzione di questi accessi fu necessaria dopo la richiesta d’infrazione che due importanti associazioni ecologiste avanzarono all’Unione europea nel 2006 per il degrado e gli illeciti riscontrati su questo sito. La Comunità europea presa in considerazione la richiesta e l’Italia fu condannata a pagare 300 mila euro al giorno per ogni giorno che non aveva curato la zona Sic. Dal 2006 al 2009 sono tre anni e, quindi, circa mille giorni. Così il Parco realizzò le passerelle in legno rialzate in modo da non calpestare la flora di Cala del Cefalo. Con il passare del tempo molte si sono divelte e spezzate, altre addirittura scomparse e gettate tra gli alberi. Ora è ancora molto pericoloso camminare sopra le passerelle dove ogni tanto mancano punti di appoggio e spunta qualche chiodo arrugginito. Alcuni passaggi sono stati interdetti. Altre tavole in legno sono state sostituite, ma quelle rotte le hanno lasciate in mezzo alla natura. Proprio lì, in quella zona che dovrebbe essere preservata. Per i turisti, non è certamente un belvedere. 

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