Vallo della Lucania, approvata proposta su consenso donazione organi. Miraldi: «Siamo i primi in tutto il Sud»

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Vallo della Lucania, approvata proposta su consenso donazione organi. Miraldi: «Siamo i primi in tutto il Sud»

Tra i diversi temi affrontati durante il consiglio comunale di Vallo della Lucania, che si è svolto sabato 30 luglio, era presente, all’ordine del giorno, una proposta messa in campo dal Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania riguardante la possibilità di inserire sulla carta d’identità il consenso sulla donazione di organi e tessuti. La proposta è stata approvata all’unanimità e presto la delibera sarà disponibile sull’albo pretorio del Comune. Chi vuole ha quindi la facoltà di esprimere la propria scelta sulla carta di identità al momento della richiesta o del rinnovo del documento presso il Comune. La dichiarazione sarà poi registrata dall’ufficiale dell’anagrafe e inviata alla banca dati unica del sistema informativo trapianti (Sit), consultata 24 ore su 24 dai centri per i trapianti. Nel caso in cui il cittadino intenda modificare la propria volontà una volta registrata nel Sit, dovrà recarsi all’ Asl di appartenenza oppure, al momento del rinnovo del documento di identità potrà annullare il consenso all’ufficio anagrafe del Comune, ricompilando l’apposito modulo per la successiva trasmissione del dato al sistema informativo trapianti.Cos’ facendo i ‘centri regionali trapianto’ hanno la certezza di poter consultare nel Sit sempre l’ultima volontà espressa dal cittadino.

«Si tratta di una legge regionale approvata dal Movimento 5 Stelle ed estesa in Campania – afferma Pietro Miraldi, portavoce del Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania – di conseguenza noi abbiamo richiesto la possibilità di dare facoltà di scelta su questo tema ad ogni cittadino di Vallo della Lucania. A breve faremo anche un campagna di sensibilizzazione per sottolineare l’importanza di questa possibilità. Abbiamo iniziato a Vallo ma ovviamente puntiamo ad un’estensione su tutto il Cilento. Vallo – conclude Miraldi – è stata la prima cittadina del Cilento e del sud ad attuare questa proposta». 

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