Un monumento per ricordare i quattro ragazzi morti nella strage di Sassano

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Un monumento per ricordare i quattro ragazzi morti nella strage di Sassano

Un pallone da calcio sorretto da una stele in pietre. I nomi dei ragazzi. Le famiglie. Qualche amico e nessun clamore mediatico. Domenica mattina è stato scoperto il monumento dedicato a Luigi e Daniele Paciello e Giovanni e Nicola Femminella, i quattro «angeli» della strage di Sassano del 28 settembre scorso. Il pallone è stato scelto proprio dagli amici e la posizione nella quale è stato collocato il monumento, invece, dalle famiglie. Dalla serie A ai campetti di periferia del Vallo di Diano, i quattro amici scomparsi dopo essere stati travolti dalla furia impazzita della Bmw nera condotta da Gianni Paciello (rinchiuso ai domiciliari in un luogo segreto del comprensorio valdianese), amavano il calcio in tutte le sue forme. Giocavano dappertutto con il pallone e seguivano i beniamini ogni week-end proprio come nel giorno della loro scomparsa. Raggiungevano il bar ’New club 2000’ e si sistemavano davanti alla televisione in attesa dei risultati. I genitori non si danno pace. Qualche giorno fa la mamma dei fratelli Femminella, proprietaria insieme al marito del bar teatro della tragedia, ha scritto una lettera contro Gianni Paciello. «Non mi si può dire che non lo voleva fare. No. Me li ha uccisi e mai nessuno può sapere cosa si prova a trovare due figli e i loro amici schiacciati a terra – ha dichiarato nella missiva la mamma dei fratelli Femminella -. E’ un dolore indescrivibile. Ed io l’ho provato per colpa di un irresponsabile che spero paghi con il massimo della pena». Intanto sono giunte alla conclusione le indagini preliminari. L’unico indagato resta Gianni Paciello. L’avvocato di Paciello ha venti giorni per presentare memoria difensiva. Dopo verrà fissata l’udienza preliminare, nella quale il gup deciderà se rinviare, oppure no, a giudizio Gianni Paciello.

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