Terremoto Emilia, un aiuto a chi non ha più nulla: anche Vallo della Lucania accanto agli sfollati (FOTO)

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Terremoto Emilia, un aiuto a chi non ha più nulla: anche Vallo della Lucania accanto agli sfollati (FOTO)

L’emergenza non dà tregua alle zone terremotate dell’Emilia. A quasi un mese dalla prima scossa, lo sciame sismico sembra attenuarsi, ma a preoccupare in queste ore è il caldo.

Le elevate temperature di questo inizio d’estate rendono ancora più difficile la vita degli oltre 9.600 sfollati, che si consolano con la riapertura di un pezzo del centro di Mirandola o con il Palio storico di Ferrara, timidi segnali di un territorio ferito che a fatica tenta di tornare alla normalità.

Gli angeli del Cilento Una piccola fetta della nostra terra è lì, tra gli sfollati per tentare di riportare il sorriso a chi non ha più nulla, è il gruppo lucano della Protezione Civile che gestisce il campo di accoglienza per gli sfollati, allestito nella zona “Piazzale delle Piscine” nel comune di Carpi a Modena.

In particolare la sezione di Vallo della Lucania è presente con un primo supporto composto da 4 unità altamente specializzate coordinate da Liguori E., Andreozzi F., Di Sevo F., Merola P.

Il supporto fornito riguarda essenzialmente, oltre a mezzi pesanti e leggeri ed attrezzature specialistiche, mansioni logistico – operative, di gestione e tecniche finalizzate alle verifiche dei danni sia ad abitazioni che a strutture industriali il tutto a supporto della cittadinanza.

Il gruppo continuerà il lavoro di volontario con un prossimo avvicendamento fornendo anche supporto medico, guidato dal presidente della sezione vallese A. Liguori.

Dare alloggio agli sfollati. Il campo è costituito da circa 80 tende in dotazione alla protezione civile nazionale.

Gli sfollati, sono stati accolti in tende ventilate. Inizialmente il campo tende del Piazzale delle Piscine, era stato progettato e realizzato per dare alloggio agli sfollati solo per poche settimane, oggi al contrario, la permanenza si è protratta e si è dovuto agire tempestivamente per modificarne la conformazione in corso d’opera.

Per dare un quadro più completo della realtà del campo va precisato che buona parte degli ospiti sono di nazionalità italiana, ma la percentuale maggiore è data da extracomunitari provenienti da Pakistan, India, Africa e Cina, per un totale di circa 600 persone che sono state sistemate negli alloggi con brande, dando loro alloggi conformi  alle modalità di convivenza desiderate.

Presto comunque si sono riscontrate alcune problematiche proprio dovute alle di versità etniche e soprattutto ai diversi orientamenti religiosi e di conseguenza  alimentari, e proprio per tentare di arginare tali problematicità la gestione è avvenuta riponendo molta attenzione a tali tematiche, infatti non pochi sono stati i momenti di tensione dovuti alla convivenza forzata soprattutto tra gli extracomunitari, ed al gran caldo che ha raggiunto punte di 39°C.

Questo ultimo problema è stato risolto all’inizio grazie all’intervento del Comune di Carpi, all’Enel ed ai volontari elettricisti, che sono riusciti ad installare in ogni tenda climatizzatori, ora tutti i funzione.
 
Non è stata semplice neppure la gestione alimentare avvenuta grazie alla Croce Rossa Italiana ed ai suoi volontari, senza contare il tema scottante dei rifiuti, gestiti dai volontari del Gruppo Lucano mediante raccolta differenziata spinta, con l’utilizzo di recapiti temporanei; lo svuotamento, infatti, avviene più volte al giorno in accordo con l’ente comune di gestione del trasporto e conferimento.
 
Una vita da sfollati. Gli sfollati al loro ingresso al campo vengono schedati all’archivio residenti e dotati di tesserino di riconoscimento, ritirano i buoni pasto pranzo e cena a partire dalla mezzanotte del giorno precedente; una buona percentuale di essi poi lasciano il campo all’alba per recarsi al lavoro, mentre i bambini vengono assistiti da personale specializzato esterno (psicologi, medici, infermieri di Emergency, assistenti sociali) e da una ludoteca di campo, oltre che dai volontari della sezione di Vallo della Lucania.

Ancora sotto shock. Complessivamente, l’umore nel campo è buono; gli ospiti risultano spaventati in quanto la sequenzialità delle scosse ha messo a dura prova la tempra dei più forti ed ha compromesso la capacità di controllo delle persone che mostrano stati di shock; basta girare per le vie cittadine e notare svariate tende nei giardini e parchi prospicienti ad edifici agibili.

La gente teme di essere abbandonata dalle autorità a causa della forte burocrazia, ed attende di poter rientrare nelle proprie case o trovare una nuova e stabile sistemazione, al termine della conclusione dell’iter assolutamente necessario di verifica dei danni strutturali agli edifici ed al rilascio dell’agibilità  a cura dell’U.T.C. della Protezione Civile e degli ingegneri volontari messisi a disposizione.

Tra le richieste più frequenti, ricordo quelle del cambio tenda per mancata integrazione (operazione alquanto complessa per i problemi logistici che ne derivano) e di differenziare l’uso dei bagni adducendo motivazione alla diversa etnia.

Ricordiamo che la sezione di Vallo della Lucania, opera nel territorio cilentano da circa due anni e da qualche mese ha ottenuto dal sindaco e dall’assessore delegato la propria sede comunale nella frazione Angellara presso l’ex asilo comunale, che a breve, al termine dei lavori di manutenzione eseguiti da tutti i volontari iscritti verrà inaugurata e presentata a tutta la cittadinanza.

Informiamo inoltre, che è aperta la campagna adesione alla sez. di Protezione Civile con sede a Vallo della Lucania, e chiunque fosse interessato a partecipare attivamente alle iniziative di detta associazione di volontariato compreso il supporto alle popolazioni dell’Emilia Romagna in questo momento colpite dal recente sisma, può indirizzare una mail al seguente indirizzo vallo@pcgl.it o telefonare al numero 3356739117 – 3937325311.   

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