Caccia: la Lipu chiede al ministro Girolamo la smentita sulla modifica della legge 147/92

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Caccia: la Lipu chiede al ministro Girolamo la smentita sulla modifica della legge 147/92

Potrebbero cambiare le leggi sulla caccia e quindi sulla tutela degli animali selvatici, argomento particolarmente sentito all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

«C’è qualcosa di veramente superficiale, per non dire illogico, nell’idea di modificare in chiave venatoria  la legge 157/92 sulla tutela della fauna, e la cosa diventa ancora più grave se la proposta di modifica giunge dalle istituzioni».  È quanto dichiara la Lipu-BirdLife Italia avendo appreso, dal comunicato dell’onorevole Basilio Catanoso, della bozza di proposta di modifica della legge 157 sulla tutela della fauna e la disciplina della caccia che avrebbe predisposto il ministero delle Politiche agricole, per trasmetterla alla Conferenza delle regioni.

«Gli anni passati- continua la Lipu – sono una lunga sequenza di sconfitte e persino di brutte figure per chi ha tentato un allentamento filo-venatorio dei vincoli di tutela per gli animali selvatici. Ha fallito l’onorevole Onnis, ha fallito l’allora ministro Alemanno, ha fallito il senatore Orsi e con lui tutti i blitz tentati qua e là dagli amici parlamentari delle doppiette».

«Tante batoste dovrebbero insegnare che quella strada è impraticabile – spiega la Lipu -. In verità lo hanno capito tutti, sebbene qualcuno finga di non averlo capito e si lasci andare a mere azioni di propaganda, che oggi più che mai, in un Paese in difficoltà anche come coesione sociale, rappresentano gesti di grave, gravissima irresponsabilità».

«Il ministro Di Girolamo non perda un solo istante a smentire la bozza dei suoi uffici – conclude la Lipu – e anzi assuma tutte le informazioni sullo stato del nostro Paese in fatto di caccia: condanne della Corte di giustizia europea, deroghe illegali, richiami vivi, abbattimento di specie in difficoltà, caccia fuori dei tempi consentiti, bracconaggio ancora diffusissimo. Siamo certi che, a quel punto, le iniziative del ministro sapranno essere di ben altro segno».

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