San Giovanni a Piro, mobilitazione per salvare l’istituto Gaza: al via raccolta firme (FOTO)

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San Giovanni a Piro, mobilitazione per salvare l’istituto Gaza: al via raccolta firme (FOTO)

Anche l’istituto comprensivo di San Giovanni a Piro è a rischio. I tagli non guardano all’impoverimento della scuola italiana, non badano ai progetti avviati, all’eccellenza degli istituti o alle difficoltà dei territori. Contano i numeri. In tanti lunedì pomeriggio sono scesi in campo per sostenere la dirigente dell’istituto Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro, Maria De Biase, costretta a fare domanda di trasferimento in un’altra scuola e abbandonare così «il lavoro e le buone pratiche avviate e consolidate negli anni».

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Sono giunti da ogni parte del Cilento per dare man forte alla battaglia dell’istituto sangiovannese contro il trasferimento della dirigente in un’altra scuola. C’era l’ex sindaco di Montecorice, Peppe Tarallo, che ha sottolineato l’importanza dei piccoli comuni in contesti come quelli del Cilento, e di «quella legge che giace ormai da anni nei cassetti del Parlamento» mentre i piccoli comuni e paesi della piccola grande Italia «perdono scuole, poste e tanti altri servizi essenziali e, insieme ad essi, perdono irrimediabilmente popolazione che fatica a rimanere in territori privi di servizi per i propri figli e loro stessi». E’ intervenuto anche l’avvocato penalista Franco Maldonato, il docente ed editore di Casal Velino, Giuseppe Galzerano e hanno espresso solidarietà alla De Biase anche il parroco di San Giovanni a Piro, il presidente della pro loco di Caselle in Pittari, Antonio Pellegrino, l’architetto Amalia Bevilacqua e il sindaco di San Giovanni a Piro, Maria Stella Giannì.

La dirigente, durante l’incontro, ha poi presentato un documento, in accordo con il Comune, in cui ha chiesto la reggenza anche per il prossimo anno scolastico dell’istituto Gaza, e che, in seguito, questo venga accorpato alla scuola a cui la de Biase farà domanda di trasferimento. Il perché è semplice. «Il reggente potrebbe arrivare da molto lontano, da un’altra provincia e, come spesso accade, recarsi a scuola una volta al mese, giusto per apporre un migliaio di firme a qualche documento. Abbiamo un patrimonio culturale, progettuale e umano che non va disperso, distrutto. La nostra scuola – ha commentato la De Biase – soprattutto nell’ultimo anno, ha avuto grande visibilità e riconoscimenti, diventando, non a detta mia, un modello apprezzato e condiviso in tutta la Nazione, il primo premio di AiCare è solo uno dei tanti riconoscimenti».

L’istituto Gaza, infatti, è la prima scuola in Italia ad aver approvato un ‘Piano dell’Offerta Formativa’ ispirato alla transizione con l’obiettivo di formare cittadini resilienti. Sono stati inseriti ufficialmente nella programmazione didattica i principi permaculturali e i modelli necessari per affrontare il futuro di una civiltà ‘Post Carbon’. L’istituto è poi da tempo attento all’ecodidattica, ai principi del ‘Rifiuti Zero’ e al suo interno sono presenti da alcuni anni un orto sinergico e laboratori didattici di autoproduzione, riparazione e recupero delle conoscenze tradizionali locali.

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