Il pentito Schiavone e quella confessione: «Nave con scorie nucleari affondata tra Calabria e Campania»

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Il pentito Schiavone e quella confessione: «Nave con scorie nucleari affondata tra Calabria e Campania»

È caduto il segreto sulla deposizione del pentito dei Casalesi Carmine Schiavone e molti sono gli elementi di spunto in merito. La deposizione è stata rilasciata nel 1997 davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta da Massimo Scalia e molti elementi erano già venuti a galla. Ma tra le 43 pagine di dichiarazioni spuntano novità che mettono in allarme anche il territorio del salernitano, compreso il Cilento.

Rifiuti tossici nel salernitano Durante la commissione Scalia chiede a Schiavone se «è a conoscenza di luoghi in cui siano avvenuti smaltimenti di rifiuti tossici e pericolosi nell’area salernitana». Schiavone risponde in modo generico: «Io so che lì ci sono le discariche e che sono state scavate le cave per realizzare le sopraelevate; anche lì fare la superstrada, i Regi Lagni o altro era una sola cosa. Anche le loro discariche furono automaticamente riempite, ma non da noi o, meglio, non so se da noi».

Quindi il presidente chiede specificamente: «Le risulta che nella discarica di Battipaglia siano stati riversati rifiuti tossici da parte del clan dei Casalesi o di clan in contatto con quest’ultimo?» La risposta di Schiavone non lascia adito a fraintendimenti, tutto il sud era coinvolto: «Non lo so. Però è possibile, visto che il sistema era unico, dalla Sicilia alla Campania. Anche in Calabria era lo stesso: non è che lì rifiutassero i soldi. Che poteva importargli a loro se la gente moriva o non moriva? L’essenziale era il business. So per esperienza che, fino al 1992, la zona del sud, fino alle Puglie, era tutta infettata da rifiuti tossici provenienti da tutta Europa e non solo dall’Italia».

La nave dei veleni Ma questo non è l’unico passaggio in cui si parla di possibili contaminazioni nel territorio salernitano. A creare ulteriore allerta le navi dei veleni. Storia non nuova in seguito alla vicenda del relitto di Cetraro.

Il presidente chiede: «Non ha mai sentito parlare di traffici di rifiuti con le navi?» La risposta di Schiavone: «So che c’erano navi e che qualcuna è stata affondata nel Mediterraneo, però sono ricordi sbiaditi. Ricordo che una volta si parlò di una nave che portava rifiuti speciali e tossici, scorie nucleari, che venne affondata tra la Calabria e la Campania, ma è sempre un discorso che è stato fatto in linea di massima fra noi».

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