Tribunale Sala Consilina. Lettera – riflessione di Michele Albanese: “Non si può subire questo deprecabile ed ignobile attacco alla dignità”

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Tribunale Sala Consilina. Lettera – riflessione di Michele Albanese: “Non si può subire questo deprecabile ed ignobile attacco alla dignità”

In seguito alle reiterate minacce di soppressione del tribunale di Sala Consilina presidio di legalità del Vallo di Diano Michele Albanese direttore generale della Bcc “Monte Pruno” esprime il suo giudizio sulla “questione Vallo di Diano”.

Ecco le sue parole:
 
Mi trovo oggi a fare una riflessione che ormai da parecchio tempo aleggia nella mia mente.

La tanto paventata chiusura del Tribunale di Sala Consilina sembra esser diventata una vera e propria certezza; infatti, la rimodulazione delle competenze territoriali, al fine di realizzare un risparmio in termini di spese pubblica della macchina amministrativa dello Stato, ha colpito ancora una volta il nostro territorio.

E mi piace sottolineare ancora una volta, perché in questo frangente siamo bersagliati da notizie negative e la visibilità di questo territorio è caratterizzata solo da situazioni spiacevoli per tutti i cittadini.

Ne sono un esempio la situazione degli idraulici forestali, i tagli alla sanità locale, il perenne disagio che vive la viabilità.

È palese osservare come, in maniera oltremodo indiscriminata, si sta distruggendo il Vallo di Diano, un comprensorio che non aveva niente da invidiare a zone molto più vicine alle aree metropolitane.

Se da un lato, gli interventi normativi che provengono dell’alto sono sintomatici di una politica totalmente indifferente alle esigenze ed alle peculiarità di un territorio, dall’altro si avverte uno spaventoso immobilismo, io definirei generalizzato, da parte delle Istituzioni locali, le quali restano in attesa che succeda prima o poi qualcosa, che arrivi la decisione, che venga detta la parola fine sul Tribunale.

Il mio sforzo, da cittadino di questo territorio, sarà quello di impegnarmi a livello personale per la difesa di un presidio, che rappresenta una ricchezza da tutelare con tutte le forze a nostra disposizione.

Oggi appare, per chi guarda la vicenda, come me, non appartenendo nel settore forense, che la problematica sia diventata di esclusiva competenza degli avvocati del Vallo di Diano, al quale mi associo per le importanti iniziative poste in essere a tutela del Tribunale.

Ed è proprio su questo elemento che si sta facendo l’errore più grande, forse quello decisivo per sorti del presidio giudiziario del Vallo di Diano.

Si darebbe luogo ad un perverso meccanismo di distruzione, che riverbererebbe i suoi effetti su tutti i livelli della popolazione, perché oltre a tutta una serie di servizi che non avremo più a disposizione in loco, bisognerebbe fare i conti con i disagi da affrontare per poter raggiungere le sedi di altri Tribunali, sostenendo dei costi che, ancora una volta, inciderebbero sull’economia reale e, soprattutto, sui bilanci delle famiglie, verrebbe man mano a scomparire l’indotto collegato al Tribunale, con duri effetti sulle attività commerciali, si avrebbero minori occasioni per i nostri già tanto sfortunati giovani, che intendono intraprendere la carriera forense.

SI PERDEREBBE UN PUNTO D’INTERESSE PER TUTTO IL VALLO DI DIANO.

Tirando le somme di questo SCELLERATO intervento, verrebbe a mancare un punto di riferimento del nostro territorio, il quale ha sempre avuto una grande valenza sociale per chi appartiene a questa terra.

Difatti, il danno, oltre che economico, sarebbe anche sociale, andando a colpire la dignità di noi cittadini, che abbiamo gli stessi diritti e gli stessi bisogni di vive in altri luoghi, magari più presidiati dalla politica.

A questo punto, non volendo prevaricare il ruolo di nessuno, chiedo a tutti di fare una seria e veloce riflessione sul prezzo che stiamo pagando.

Non a caso considero questa scelta, una perdita per l’intero Vallo di Diano e non solo per Sala Consilina, perché la sconfitta, nel caso di chiusura, sarà di un intero territorio.

Mi rivolgo alle Istituzioni, agli Enti, a tutti gli organismi associativi del Vallo di Diano, all’apparato imprenditoriale e commerciale, a tutti i cittadini, IL TEMPO E’ SCADUTO!!!

Dobbiamo caricarci tutti sulle spalle questa grave problematica che ci sta colpendo oppure a breve saremo costretti a raccontare ai nostri figli dell’ennesima occasione persa nel Vallo di Diano.

Oggi è prioritario aprire gli occhi e non perde l’ennesimo treno.

Il mio è un grido d’allarme per scuotere la sensibilità dell’intero territorio, il quale non può subire questo deprecabile ed ignobile attacco alla dignità.

Nell’ambito del mio ruolo, ho già predisposto tutte le iniziative interne alla struttura che dirigo, per promuovere una CHIUSURA DI TUTTI GLI SPORTELLI DELLA BANCA.

Serve l’aiuto di tutti.

NOI CI SIAMO E CI SAREMO SEMPRE.

IL TRIBUNALE APPARTIENE AL NOSTRO TERRITORIO, DIFENDIAMOLO.

Michele Albanese 

direttore generale Bcc Monte Pruno di Roscigno e Laurino

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