Aspettando Botteghe D’Autore: recensione del libro di Pino Nazio, “Il bambino che sognava i cavalli

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Aspettando Botteghe D’Autore: recensione del libro di Pino Nazio, “Il bambino che sognava i cavalli

In occasione di “Botteghe d’Autore”, festival culturale che si terrà ad Albanella dal 4 al 6 agosto, il giornalista e sociologo romano Pino Nazio, inviato del programma di Raitre “Chi l’ha visto?” e autore televisivo e di saggi sulla comunicazione, presenterà la sua prima fatica letteraria: “Il bambino che sognava i cavalli – 779 giorni ostaggio dei corleonesi, edito daSovera Edizioni”.

 388 pagine che raccontano un fatto realmente accaduto, dove personaggi ed avvenimenti non sono puramente casuali ma reali. La vicenda narra, sotto forma di romanzo, la tragica storia di Giuseppe, un tredicenne “dalla grande abilità fisica e la pronta intelligenza”, appassionato di cavalli e con il sogno di diventare, da grande, un fantino professionista. Non aveva fatto però i conti con un’unica colpa, involontaria: quella di essere il figlio di un mafioso, pentito. Il padre, Santino Di Matteo, era infatti un “soldato” dei corleonesi che, dopo dieci omicidi ed un arresto, aveva deciso di collaborare con la giustizia per far luce sulla strage di Capaci.

Il romanzo inizia dai giorni nostri. Da “zu Piddu”, l’anziano capofamiglia dei Di Matteo, “prigioniero – oggi- di un ossessionante ricordo”; e continua ripercorrendo i primi anni di suo figlio, Santino Di Matteo, già allora affascinato dal mondo degli uomini di Cosa Nostra.
Racconta la storia della mafia negli ultimi cinquanta anni; con i suoi eventi, i suoi retroscena, i suoi “uomini d’onore”, la sua freddezza e disonestà.
Tutto, però, ruota intorno alla vicenda del piccolo Giuseppe, la vittima di una scelta “scomoda”. Santino aveva iniziato a parlare, e loro, i capimafia traditi, cercano e trovano il modo per farlo tacere. Rapire il figlio.

Una prigionia durata 779 giorni. Costata lacrime e dolore. Finita come neanche nei film o nei libri può finire. E Nazio lascia al lettore la scelta. A pochi capitoli dalla fine ve n’è uno chiuso che “spaventa e inorridisce”. Che lascia poco spazio all’immaginazione. Arrivati lì si può decidere di aprirlo e leggerlo o continuare, senza alcuna interruzione, la narrazione.

L’autore racconta una fetta triste e cruda di storia contemporanea con una semplicità elegante e coinvolgente, rendendo la lettura scorrevole e veloce, come veloce e crudele è il finale di questa triste storia.
Il libro ha un merito: quello di rapirti. Di farlo senza pretese e invadenza ma raccontando una verità che si stenta a credere vera.

Botteghe d’Autore Festival 2011

PROGRAMMA BOTTEGHE D’AUTORE

 

Giovedì 4 agosto: Caffè Letterario ore 21

Presentazione dell’ultima fatica letteraria di Pino Nazio. Interverrà l’autore.

“Il bambino che sognava i cavalli” è un romanzo-verità sul sequestro di Giuseppe Di Matteo, figlio tredicenne del pentito di mafia Santino Di Matteo, tenuto in prigionia per oltre due anni da Giovanni Brusca, ucciso e sciolto nell’acido.

Venerdì 5 agosto: sez. Dalla Parte del Corto ore 21

Proiezione Cortometraggi e a seguire concerto di MIRCO MENNA in trio.

Sabato 6 agosto: sez. Canzone d’Autore ore 21

I 10 Finalisti del concorso

1.Alex Bartolo Animaliquida (Merate – Lc)
2.Emanuele Bocci (Campagnatico – Gr)
3.Marialuisa De Prisco (Gesualdo –Av)
4.Diversamente Rossi (Acerra – Na)
5.Luigi Farinaccio (Gildone – Cb)
6.Matteo Malquori (Tavernelle Val di Pesa – Fi)
7.Nico Maraja (Roma)
8.Rebi Rivale (Udine)
9.Sindrome di Peter Pan (Barcellona Pozzo di Gotto – Me)
10.Vitronemaltempo (Caserta)

a seguire Simone Avincola che aprirà il concerto di ALBERTO FORTIS

 

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