Randagi in Cilento uccisi dal veleno: la storia di Daniela e Francesca, ecco come li salvano

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Randagi in Cilento uccisi dal veleno: la storia di Daniela e Francesca, ecco come li salvano

Accudiscono i cani randagi, se ne fanno carico e gli trovano una casa. Daniela e Francesca non fanno parte di nessuna associazione animalista, ciò che le unisce è l’amore per gli animali. Una lotta la loro spesso difficile, che deve scontrarsi con la mentalità tutta cilentana secondo la quale il fenomeno del randagismo si combatte col veleno. Una mentalità che ancora non è entrata nell’ottica del microchip, obbligatorio per legge. «A carico nostro e con l’aiuto di molti adottanti e non solo, riusciamo a tamponare le spese. Si crea una sorta di catena di solidarietà. La nostra priorità sono i cani adulti e malati, ogni giorno riceviamo richieste di aiuto. Cerchiamo di fare il possibile – spiega Daniela -. Chiediamo sostegno e pazienza perché noi non abbiamo rifugio ma abbiamo creato nelle nostre proprietà dei recinti per mettere in stallo ed aiutare quanti più pelosi possibili».

Le due amiche al momento accudiscono circa 30 cani tra cui 10 cuccioli dai 4 ai 6 mesi. «Siamo al collasso ma non molliamo», aggiunge la giovane animalista. «Aiutate quei poveri pelosi che per colpa di qualche bastardo vagano per strada a cercare calore ed amore – non usa mezzi termini Daniela che infine aggiunge -. La lotta per il randagismo si combatte soprattutto sterilizzando». Infatti sono moltissimi i cuccioli che purtroppo ogni anno vengono abbandonati sulle strade o nelle campagne perché i loro padroni non possono prendersene cura. Trovati sui cigli delle strade, nelle discariche abusive, in mezzo a qualche bosco o legati ad una catena cortissima. Malati o feriti che siano le due amiche, come molti altri volontari sparsi per il Cilento, si prendono cura dei «Pelosi» e gli trovano una casa. Come è accaduto ad Athos, un incrocio spinone/segugio, abbandonato in un bosco probabilmente da qualche cacciatore. Oppure come Achille, tenuto 4 anni legato ad una catena cortissima e gravemente malato. Queste sono solo alcune delle storie degli amici a 4 zampe salvati da Daniela e Francesca che lanciano un appello «Adottate un cane dal canile».

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