Da tutto il meridione ad Ascea per concorso vigili urbani, lunghe file e parapiglia: tutto rinviato

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Da tutto il meridione ad Ascea per concorso vigili urbani, lunghe file e parapiglia: tutto rinviato

Era in programma per questa mattina alle 10.30 il concorso per accaparrarsi due posti come vigile urbano nel Comune di Ascea con un contratto a tempo indeterminato con formula part-time. Un’occasione ghiotta per molti, infatti i concorrenti sono arrivati da tutto il Sud Italia. Peccato, però, che il concorso non si è svolto. Ecco la cronaca di una giornata di attesa, di lunghe fila nei corridoi, di pasti saltati e sacrifici che alla fine si sono rivelati vani. La convocazione dei concorrenti è prevista per le 10.30. Già un’ora prima la sala d’attesa è gremita. All’orario prestabilito la commissione non era presente, ma un dipendente comunale ha identificato tutti i partecipanti. Un lavoro estenuante terminato da una sola persona quando le lancette dell’orologio segnavano quasi le 12.30. La commissione due ore dopo la convocazione non è ancora presente. I concorrenti hanno cominciato a chiedere spiegazioni e informazioni. Nulla da fare. Dalle stanze arriva un secco «non sappiamo cosa sta succedendo». Le persone in fila comincia a spazientirsi. C’è chi ha fame, chi aveva programmato altri impegni che sono già saltati. Alle 13.30 i concorrenti cominciano a chiamare più volte i carabinieri della locale stazione. I militari arrivano negli uffici del Comune per accertarsi della situazione. Gli animi si scaldano. Devono intervenire a questo punto anche i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania con al comando il capitano Alessandro Starace. Tra i partecipanti c’era una famiglia di Messina e una donna di Taranto. Alle 14.30 arriva la commissione. «A quel punto ci siamo arrabbiati con i responsabili che non ci hanno fornito una spiegazione plausibile – spiega una concorrente – è un concorso pubblico o un mercato? Abbiamo chiesto di prendere visione delle domande dei test una volta che abbiamo appurato che il concorso era stato rimandato, ma i membri della commissione ci hanno negato la visione». A detta di testimoni oculari, presidente e vicepresidente avrebbero risposto: «Vi dovete fidare di noi, verranno pubblicate sul sito del Comune». «Tanto poi – ha concluso la concorrente – sul sito possono pubblicare quello che vogliono». Il concorso è stato rinviato a data da destinarsi.

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