Comunali, Celle Di Bulgheria spaccata in due: il faccia a faccia di Marotta e Balbi

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Comunali, Celle Di Bulgheria spaccata in due: il faccia a faccia di Marotta e Balbi

Terminate le elezioni, ridefinite le poltrone. A Celle Di Bulgheria vince Gino Marotta (foto) con 538 voti, appena 6 in più alla lista di Orlando Balbi, distanza che avrebbe potuto assottigliarsi se i voti dati alla lista di garanzia di Balbi fossero stati dati propri a quest’ultimo. Celle in questo momento è un paese spaccato in due, sta all’attuale amministrazione allentare il divario fra le opposte fazioni che si sono formate.

«E’ stata una bella campagna elettorale, molto tesa e combattuta, il risultato finale evidenzia l’andamento della campagna. – spiega Marotta al giornale del Cilento, che dopo oltre 10 anni torna ad amministrare il comune di Celle Di Bulgheria – L’abbiamo spuntata noi per poco e per questo siano contenti ed orgogliosi. Il paese è un po’ spaccato, come ogni post elezione, il nostro compito è quello di mettere insieme tutta la popolazione per poi lavorare in modo coerente e corretto secondo il programma che abbiamo illustrato durante la campagna elettorale. Ci impegneremo a farlo e proveremo anche di ampliare quelle che sono le nostre basi programmatiche».

Ma come mai questo ritorno dopo oltre 10 anni? «Sinceramente non so se sia stata una scelta o un imposizione mentale, nel senso che non saprei dire se si sia trattato di una scelta libera o un’imposizione degli amici che mi hanno spinto e voluto, perché non era scontato che ci fosse una vittoria dopo 10 anni, ma forse dentro di me era quel che volevo.

A Celle le liste che concorrevano per questa tornata elettorale erano 4 di cui una ‘civetta’, cosa è successo? «La quarta lista è stata una goliardia della lista n.4 (quella di Balbi), si erano presentati lo scorso anno e che non so secondo quale loro aspettativa non ci sarebbe stata nessuna altra lista, ma se chi voleva votare la lista 4 ha votato la lista numero 1 ha fatto un errore perché per quei voti hanno perso le elezioni. Quindi al danno si aggiunge la beffa». Poi il neosindaco aggiunge: «La mattina della scadenza, alle 8.15 hanno presentato questa lista civetta e generalmente il buon senso vuole che la lista civetta si presenti alle 11.55 e non alle otto e un quarto, pensavano non ci fossero liste ma ce ne sono state 3 ed è stata una bella campagna elettorale, molto sostenuta e molto forte».

«Quella non è una lista civetta quella è una lista di garanzia. – spiega Balbi, il candidato sindaco che ha perso le elezioni per sei voti – Noi l’abbiamo presentata la mattina alle 8.45 perché c’era in giro la voce che volevano un’altra volta lasciarci soli (lo scorso anno il Comune non ha raggiunto il quorum ed è stato commissariato, ndr). Non è una lista civetta perché le liste civetta si presentano all’ultimo minuto invece la nostra l’abbiamo presentata prima ed era una lista valida ed era un messaggio per invitare gli altri a candidarsi».

«Quelli alla lista di garanzia – aggiunge – non so se fossero voti nostri, magari erano voti di persone che volevano votare bianco, purtroppo non si sa di chi siano quei voti ma io spero solo che non erano voti diretti a noi altrimenti abbiamo perso cinque voti per nulla». «Il problema è stato questo, – sottolinea – nell’altra lista capeggiata da Giuseppe Carelli c’erano due nostri candidati dello scorso anno che hanno voluto fare una lista autonoma e quell’elettorato lì era tutto il nostro, almeno l’80% erano voti che nel 2014 erano confluiti su di noi. Il mio impegno – conclude – sarà sempre lo stesso, quello di impegnarmi per i miei cittadini come faccio da 30 anni a questa parte, io faccio il medico e non il politico, sono prestato alla politica perché volevo cambiamento, per questo ci siamo chiamati “alternativa democratica” proprio per essere alternativi a tutte le amministrazioni precedenti».

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