Il collasso delle strade del Cilento, la denuncia di Valiante: amministrazione provinciale assente

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Il collasso delle strade del Cilento, la denuncia di Valiante: amministrazione provinciale assente

Le strade del Cilento stanno franando davanti agli occhi dei cittadini senza un effettivo recupero della rete stradale del territorio, manutenzione e ammodernamento che sembra sempre più urgente.

«Frane, smottamenti e strade che cedono a causa della pioggia e del maltempo, senza interventi efficaci da parte della provincia di Salerno che ha abbandonato completamente intere aree, specie quelle a sud di Salerno, dove ad ogni pioggia si contano i danni e si chiudono strade, rendendo ancora più disagevole la viabilità».

E’ quanto sostenuto dal consigliere regionale Gianfranco Valiante. «Non bastano soluzioni tampone, è necessaria una definitiva messa in sicurezza delle strade. Non è possibile che soprattutto l’entroterra, già mal collegato, sia abbandonato dall’amministrazione provinciale incurante delle istanze dei sindaci e dei cittadini. Sollecitiamo i vertici della provincia – sottolinea Valiante – a procedere alla sistemazione urgente di tutte le strade interessate da frane. Ogni giorno si verificano nuovi smottamenti, aggravati dalle piogge, che mettono a rischio l’incolumità degli automobilisti, rendendo le strade difficili da percorrere e causando gravissimi problemi ai pendolari».

Il consigliere regionale sollecita il presidente della provincia a reperire le risorse necessarie per mettere in sicurezza le arterie viarie: «Spesso parliamo di strade franate da anni, transennate e in parte cedute, che non vengono più ripristinate. Le situazioni più difficili le riscontriamo nell’area degli Alburni e nell’entroterra del Vallo di Diano e dell’alto e basso Cilento: la provincia – conclude Valiante – avvii un monitoraggio approfondito della situazione idrogeologica in prossimità delle infrastrutture viarie più a rischio procedendo a interventi di controllo preventivo su tutta la provincia. Il territorio salernitano, geologicamente fragile, non può essere abbandonato dall’incuria della politica». 

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