Albanella, si suicida «a causa dello Stato». Sindaco Capezzuto: «Una tragedia che ha sconvolto tutti»

«Una notizia sconvolgente. Una tragedia per la famiglia che conosco molto bene. Persone serie e perbene. Nicola era un grande lavoratore, una persona dignitosa che non ha sopportato la perdita del lavoro e si è trovato in questa difficoltà». Commenta così Giuseppe Capezzuto, sindaco di Albanella, la morte di Nicola Carrano, il 62enne di Matinella trovato senza vita impiccato a una corda giovedì mattina nella sua abitazione a Vuccolo Cappasanta.

«Stiamo vivendo una situazione drammatica in Italia – continua Capezzuto al giornale del Cilento – e se non si affrontano seriamente certe problematiche, rischiamo di andare sotto ulteriormente. Purtroppo nel nostro Paese se si ferma l’edilizia, si ferma l’economia». L’uomo, infatti, era un muratore specializzato anche nella guida di autobetoniere e scavatrici, ed era stato da poco licenziato da un’impresa edile costretta a un drastico taglio del personale per gli effetti della crisi economica. 

L’operaio di Matinella, prima di compiere l’estremo gesto, ha deciso di scrivere una lettera ai suoi familiari. «Scusatemi tutti del gesto che sto per fare – ha scritto il 62enne- quando non hai il lavoro perdi tutto, specialmente quando hai degli acciacchi che non ti permettono di fare determinati lavori. Silvana tu cerca di andare avanti, un abbraccio a tutti i miei figli, cercate di intestare la casa a Vito. Vi raccomando, non pensate a me, come và và. Fate solo una preghiera per me. Un saluto a tutti i miei nipoti anche al piccolo che deve arrivare, un abbraccio a mia sorella. Addio a tutti, Nicola».

L’uomo lascia moglie e tre figli ancora sotto shock. Nel pomeriggio di giovedì, infatti, accanto ai manifesti funebri, hanno fatto affiggere un commento pieno di rabbia e dolore. «Da parte della famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato». E’ un momento di grande dolore, per i familiari e per la nostra comunità – ha concluso il primo cittadino di Albanella – Vogliamo rispettare il silenzio della famiglia Carrano».

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