Incendio al Comune di Camerota, il sindaco: «Forse corto circuito». Il pm: «Andrò fino in fondo» (FOTO)

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Incendio al Comune di Camerota, il sindaco: «Forse corto circuito». Il pm: «Andrò fino in fondo» (FOTO)

E’ giallo sulle cause che hanno dato vita all’incendio che ha completamente distrutto l’aula consiliare del Comune di Camerota nella giornata di giovedì. C’è chi parla di un corto circuito, altri invece pensano che il rogo sia stato appiccato volontariamente da qualcuno. Sono solo ipotesi, per il momento. Intanto la procura di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Renato Martuscelli. Questa mattina, venerdì, sul luogo si sono recati alcuni esperti. Fra di loro un ingegnere che ha fatto un sopralluogo della zona per cercare indizi utili alla risoluzione del caso.

Il fatto L’incendio è divampato venerdì intorno alle 18.30, orario di chiusura degli uffici comunali. I primi ad intervenire sono stati alcuni dipendenti del municipio, un operaio e un vigile, che hanno domato le prime fiamme con l’aiuto di alcuni secchi e una pompa. Il rogo si è sprigionato all’interno dell’aula dove viene svolto il consiglio comunale. Sono andate distrutte le sedie dei consiglieri, il tavolo dove siede la maggioranza e l’opposizione, le sedie del pubblico, la libreria e in parte è stato colpito lo scaffale che custodisce le delibere. Per fortuna non è stato coinvolto l’archivio che si trova nella stanza adiacente. Se le fiamme avessero coinvolto le carte dell’archivio, oltre al danno e alla perdita di documenti importanti, il materiale avrebbe alimentato l’incendio che a quel punto poteva inghiottire l’intero stabile. Il rogo è stato spento in poco tempo grazie all’intervento dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Policastro Bussentino e Vallo della Lucania. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche i carabinieri di Marina di Camerota, i vigili urbani e la portezione civile Cilento emergenza.

LE IMMAGINI DELL’INCENDIO

Dubbi e indagini Sul caso ci sono tanti punti interrogativi da chiarire. Per questo la procura di Vallo ha aperto immediatamente un’inchiesta. Il pubblico ministero Renato Martuscelli ha disposto il sequestro dell’immobile. L’episodio, apparentemente accidentale, non viene sottovalutato dagli inquirenti. All’interno dell’archivio del Comune di Camerota ci sono plichi bollenti al centro di indagini da parte della magistratura vallese. Il procuratore Martuscelli ha infatti precisato ai nostri microfoni: «Non è stato nominato ancora il perito – rivela – ma è mia intenzione andare fino in fondo. Entro domani mattina potremmo sapere qualcosa in più riguardo questa storia». Le squadre dei pompieri sono state a lavoro fino a sera. I caschi rossi sono andati a caccia di reperti, ma per il momento nulla è accertato. Anche se, alla fine dello spegnimento del rogo, i vigili del fuoco insieme ai carabinieri di Camerota hanno notato alcuni particolari: le porte antipanico sono bruciate dall’alto verso il basso e questo è un indizio che condurrebbe i due corpi dello Stato a pensare che il rogo è scaturito da un corto circuito. Ripetiamo, è solo un’ipotesi.

Dal palazzo comunale «Niente danni agli archivi, ai computer e alla documentazione» ha affermato il sindaco Antonio Romano all’indomani dell’incendio. «Aspettiamo l’esito delle indagini della magistratura – continua il primo cittadino – anche se sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un corto circuito proveniente dall’armadio che contiene l’impianto telematico». Dal municipio fanno sapere che la stima dei danni ancora non è stata quantificata. Una cosa è certa: l’aula consiliare deve essere ricostruita per intero e le stanze adiacenti devono essere messe in sicurezza. Per il momento gli uffici sono chiusi e proprio su questo punto si esprime il capo gruppo dell’opposizione Pierpaolo Guzzo: «Sono stato sul posto anche questa mattina – dichiara il consigliere di minoranza – è una desolazione vedere la casa comunale ridotta in questo stato. Ci auguriamo che si sia trattato di un episodio accidentale – continua – ma lasciamo la magistratura indagare sul caso. Spero che vengano al più presto allestiti uffici in modo che il Comune continui a lavorare e a offrire i servizi ai cittadini. – Poi conclude – Il mio ringraziamento va soprattutto ai dipendenti comunali che hanno scongiurato il peggio intervenendo per primi sul posto».

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©Foto Luigi Martino. E’ vietata la riproduzione

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