Due cilentane per i detenuti cubani in USA: “dagli italiani parole poetiche contro le sbarre statunitensi”

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Due cilentane per i detenuti cubani in USA: “dagli italiani parole poetiche contro le sbarre statunitensi”

Ragazze, che ne dite, ci stareste a creare con me un evento, un concorso di Poesia, per diffondere tra l’opinione pubblica italiana il problema dei cinque detenuti cubani in U.S.A.? Sono i cinque che da oltre 13 anni marciscono in cella per aver svolto attività di spionaggio negli States … Era Stefano GUASTELLA, responsabile della Pagina Cultura del web_container Quintavenida, a chiedercelo. Alla sua fiducia, da noi ricambiata in maniera assoluta, grazie a precedenti rapporti culturali, rispondemmo solo: Sì. Lui incalzò: Ci sarebbe da predisporre il Regolamento … Non potevano esserci ostacoli di sorta: quella era una giusta causa per sottrarre tempo ad altre faccende e anche perderci il sonno, qualora fosse stato necessario. Si trattava di relazionarsi con un gruppo di italiani e cubani che da tempo stavano portando avanti una operazione culturale prestigiosa, capace di superare i luoghi comuni italici e cubani, di elaborare, di creare, di sperimentare un nuovo metodo, tramite il web, per rendere concrete le idee.

La faccenda era complessa e qualsiasi approccio, se non ci fosse stata partecipazione, avrebbe potuto lasciare la sensazione di aver combattuto contro i mulini a vento. Non sarebbe stato un buon regalo ai  cinque cubani, Gerardo Hernández, René González, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando González, imputati e condannati per aver svolto attività di spionaggio. La loro storia, senza approfondimenti, poteva lasciar pensare a qualcosa di delinquenziale tout court. In realtà essi avevano rischiato la vita per evitare che gli U.S.A. organizzassero attentati nell’isola caraibica. Subita la condanna assurdamente esagerata, scontati molti anni di carcere, una Corte statunitense ne aveva dichiarato l’ingiustizia, eppure si continuava (si continua) a tenerli in carcere. Non era, dunque, un ingenuo vezzo di quattro intellettuali, bensì una battaglia di civiltà, anche giuridica, quella che si stava per affrontare.

Rispondemmo all’invito a lavorare sul Regolamento ancora solo con un e aggiungemmo: Si oscura la montagna/ e ruba il rosso alle foglie dell’autunno. (Yosa Buson,(1715 – 1783) e: Nei campi di neve verdissimo/ il verde delle erbe nuove. (Konishi Raizan,1653 – 1716).

Questi due haiku, poesie giapponesi, lapidarie ma piene di suggestioni, sarebbero diventate il nostro modo per introdurre la comunicazione del concorso. In seguito, sempre su richiesta di Stefano Guastella, costituimmo la Giuria italiana: a integrazione dei nomi nostri e di Stefano Guastella, si aggiunsero in poche ore, avendone avuto immediatamente la disponibilità, Monica PALOZZI, che avrebbe anche coadiuvato Stefano Guastella nella traduzione delle Poesie (Pragmata Edizioni), Joe PERFIUMI (nome d’arte di Carlo CAVALLI uno scrittore dalla vis comica e dalla umanità straordinarie), Paolo FRANCHINI (notissimo scrittore noir che stava dando prova di umanità nel promuovere una antologia, 365 storie cattive, pubblicata in favore dei bambini ammalati di Emiplegia Alternante, malattia rarissima che non interessa né allo Stato, né alla Ricerca: http://www.paolofranchini.tk/, dove si possono trovare anche I PENSIERISMI DI CARLO CAVALLI).  Trascorse poche ore era pronta una nostra lirica per introdurre al tema; pochi minuti e Stefano Guastella l’aveva già tradotta in Spagnolo: Prigionieri delle Stelle A Ramón, René, Gerardo, Fernando e Antonio Prisioneros de las Estrellas A Ramón, René, Gerardo, Fernando y Antonio Por estas profundas raíces caribeñas/ Se observa la inmensa urdimbre estrellar/ Aquella estrella prisionera del tiempo que ya no existe/ La libertad es de los álamos que siempre la rozan/ No hay barrera que pueda contener lo bello/ la libertad es/ el encierro fue. Alessia y Michela Orlando, 9 de junio de 2011.

Adesso, a concorso scaduto, si può già dire: la partecipazione è stata straordinaria e gli è stata data visibilità pressoché planetaria. In moltissimi hanno letto le poesie tradotte e pubblicate (non tutte) in varie pagine web. A giorni avremo espresso le liriche vincitrici che saranno pubblicate in forma di e-Book e stampata per le famiglie dei detenuti. Cercheremo di farle avere anche a loro ed è particolarmente emozionante immaginare che possano leggerle.

Per saperne di più:

I° Concorso Internazionale “5 Poesie a ognuno dei Cinque”

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