Ragazza cilentana morta in incidente stradale: condannato a tre anni conducente drogato e ubriaco

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Ragazza cilentana morta in incidente stradale: condannato a tre anni conducente drogato e ubriaco

E’ stato condannato a tre anni di carcere Pantaleo D’Addato, il conducente accusato dell’omicidio colposo aggravato della giovane Maria Dorotea Di Sia, morta in seguito allo scontro dell’Audi A6 condotta dall’imputato contro il pilastro di una villa in costruzione a Bisceglie nella notte del 13 maggio del 2014. La giovane ragazza, originario del Cilento e del Vallo di Diano, è morta sul colpo. Il giudice ha depositato le motivazioni della sentenza lo scorso 9 dicembre. D’Addato è risultato positivo, dopo l’impatto, a cannabis e cocaina e il cui tasso alcolemico rilevato era pari a 2,45 grammi per litro. D’Addato, per il giudice, non è apparso meritevole delle attenuanti generiche, benchè incensurato. Partendo da una pena base di 4 anni di reclusione per omicidio colposo per guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di sostanze stupefacenti, aumentata a 4 anni e 6 mesi per le contravvenzioni al codice della strada, e operata la riduzione per la scelta del rito abbreviato, si è pervenuti alla pena finale dei 3 anni di reclusione, più la condanna al pagamento delle spese processuali, la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e la sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente e della confisca dell’auto.

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