Treni slow e panoramici per far conoscere il Sud, Franceschini punta su Paestum

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Treni slow e panoramici per far conoscere il Sud, Franceschini punta su Paestum

Obiettivo: riportare in auge Paestum con i suoi templi patrimonio dell’Umanità e garantirle un numero di visitatori almeno vicino al milione l’anno, contro i 250 mila attuali, un decimo rispetto ai 2 milioni e mezzo della vicina Pompei. E per farlo Franceschini punta sul Sud come laboratorio di sinergie fra turismo e cultura, partendo da Paestum con una serie di iniziative e progetti per ridare slancio a un territorio ricco di fascino. Strade difficili da percorrere, fermate dei treni da valorizzare: per il ministro dei Beni culturali un’alternativa c’è ed è quella di puntare su treni super tecnologici che viaggiano volontariamente a ritmi un po’ slow per garantire ai turisti un’alta panoramicità. 

Lo annuncia Ansa in un articolo on line domenica. I treni proposti da Franceschini non potranno collegare tutto, servirà anche un sistema di navette. Il progetto che potrà essere finanziato con fondi Ue, per il quale c’è un discorso aperto con le ferrovie e imprenditori privati, prevede l’inserimento di treni nuovissimi e sostenibili ad alta tecnologia su vecchie tratte ferroviarie, molte delle quali hanno fermate che coincidono con siti archeologici, così da permettere per esempio la tratta Caserta-Pompei-Paestum, puntando sul concetto del viaggio lento, tutto cilentano, che dà la possibilità di navigare online e di prenotarsi via via nuove tappe di un grand tour del Sud. E con le bellezze di Velia e le ricchezze di Paestum, le tappe in Cilento non saranno poche.

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