A Cardile si accende il Natale con il presepe realizzato a mano dai maestri Sessa e Romano

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A Cardile si accende il Natale con il presepe realizzato a mano dai maestri Sessa e Romano

Il mese più atteso dell’anno è appena iniziato e con il Natale oramai alle porte i paesi e i borghi del Cilento si preparano a omaggiare la solenne ricorrenza realizzando presepi di straordinaria bellezza, unici nel loro genere.A Cardile, per esempio, ridente paese nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, è stato realizzato un presepe che promuove l’antico borgo in chiave turistica, senza però farne perdere il messaggio profondamente cristiano, un messaggio di pace e fratellanza. A realizzare l’opera, ‘Il borgo di Cardile nel presepe del mondo’, un noto artista di Vietri sul Mare, Vincenzo Sessa, maestro nella lavorazione del sughero e della terracotta, che riesce a riprodurre in miniatura alcuni degli scorci più suggestivi del borgo di Cardile, nonché le strutture e i palazzi più importanti. Oltre all’ingegno e alla maestria di Vincenzo Sessa, hanno preso attivamente parte al progetto alcuni giovani dell’oratorio di Cardile e altri volontari amanti dell’arte del presepe. Il famoso pittore di Gioi, il maestro Mario Romano, ha realizzato lo scenario che raffigura il cielo. Tutto il presepe è stato costruito in sughero naturale, proveniente dagli alberi di sughero sardi.

Le case sono state riprodotte fedelmente con fogli di sughero da 15 mm, mentre l’effetto pietra è stato realizzato con fogli di sughero, servendosi di attrezzi particolari, successivamente stuccati con polvere di sughero e collanti speciali. Le stelle sono state fissate nel cielo, utilizzando fibre ottiche a riflesso di luce. La roccia nel presepe vuole richiamare come tutto il centro storico di Cardile non abbia fondazioni, ma le case si legano direttamente sulla roccia del sottosuolo. Le case sono state ricoperte con tegole in terracotta intagliate una per una e poi sagomate. Per l’intera struttura sono state utilizzate più di 25.000 tegole. I pastori, intenti a rappresentare gli antichi mestieri e realizzati secondo la sapiente arte della ceramica vietrese, sono in terracotta, alcuni fissi e altri animati da motoriduttori elettrici e vestiti con costumi dell’800 e ‘900. Lunghissimi i tempi di preparazione e realizzazione dell’opera in miniatura: si è trattato, infatti, di 12 lunghi mesi, nel corso dei quali si è dovuto far fronte a imprevisti e difficoltà subito sanate. Nel presepe è possibile osservare il cielo spettacolare sia nella fase notturna sia nella fase diurna. Il suono delle campane che un tempo scandivano il tempo per i contadini e per la vita sociale del paese diventa l’altro protagonista del borgo di Cardile. I suoni delle campane riprodotti fedelmente dal suono del campanile di Cardile sono, infatti, programmati nelle tre fasi della giornata: all’alba, a mezzogiorno e la sera al calare del sole. 

Dalla chiesa di San Giovanni Battista, con il portone aperto, è possibile vedere nel suo interno l’arredo sacro con le panche, l’altare, la statua di San Giovanni, la volta e le navate con le nicchie laterali. La piazza è, invece, animata da tre bambini che praticano tre giochi antichi (cerchio, trottola e palla). Nelle fasi della giornata sono stati inseriti nuovi suoni come quello dell’asino, degli uccelli notturni, delle pecore. Attivato ieri, il presepe, con scene di pastori in movimento che raffigurano gli antichi mestieri dell’artigianato e dell’agricoltura, sarà visitabile fino al prossimo 2 febbraio, da venerdì a domenica dalle 16 alle 20, con la possibilità per le scolaresche di prenotare tour guidati. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione ‘Anspi – l’oratorio infesta’.

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