Policastro Bussentino, sequestro lidi balneari. Fortunato: «Proposta risolutiva temporanea»

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Policastro Bussentino, sequestro lidi balneari. Fortunato: «Proposta risolutiva temporanea»

Arriva una proposta dall’amministrazione comunale di Santa Marina circa il problema relativo al sequestro di 9 strutture balneari di Policastro Bussentino. La soluzione giunge dopo un incontro con i proprietari e gestori dei lidi del golfo coinvolti nel sequestro preventivo.

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di Giovanni Fortunato che ha avanzato una proposta alternativa e temporanea per cercare di garantire l’apertura delle attività turistiche coinvolte nel sequestro, almeno fino al 30 settembre 2012.

La proposta è infatti di rivolgersi in ultima istanza alla Camera di Commercio, alla Soprintendenza, alla Procura, alla Provincia di Salerno, alla Regione Campania e ai Ministeri del Lavoro e dei Beni culturali, affinché si possa decidere di procedere al dissequestro temporaneo dei lidi per permettere loro la conduzione temporanea dell’attività, almeno fino alla fine della stagione estiva, e procedere poi, nella fase successiva, alla risoluzione finale della “questione lidi”.

La grave crisi economica rischia di mettere in ginocchio le poche attività produttive rimaste nel Comune di Santa Marina e trasformare, così, un problema di compatibilità edilizia in una piaga di impoverimento socio-economico per l’intera comunità.

Fortunato ha poi informato i presenti che se non dovesse essere accettata la proposta da parte degli organi sovracomunali, l’amministrazione ha dato direttive al responsabile dell’ufficio di progettazione affinché predisponga, in tempi brevi, una proposta progettuale di chiosco-bar, da realizzarsi nei pressi delle aree in concessione demaniale, soluzione quest’ultima più congeniale, pare, agli organi della Soprintendenza.

I fatti A fine marzo un provvedimento di sequestro ha messo i sigilli a 9 stabilimenti balneari del Golfo di Policastro: 13 persone denunciate, ovvero i titolari delle strutture balneari, per il reato di abuso edilizio ed alterazione delle bellezze naturali, oltre a tre tecnici comunali, con l’accusa di abuso d’ufficio e falsità materiale, per aver rilasciato concessioni edilizie dal 2002 ad oggi. I militari dell’arma avrebbero accertato che i lidi, pur avendo ottenuto specifica concessione edilizia dal comune di Santa Marina, erano privi dell’autorizzazione della soprintendenza.

«Siamo vittime di un errore» Il Giornale del Cilento, lo scorso fine maggio, ne ha parlato con Umberto Sorrentino, titolare di uno dei lidi sequestrati. Ecco la dichiarazione.

 

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