Acciaroli, Festa della Speranza in memoria di Angelo Vassallo, parla don Luigi Merola(FOTO E VIDEO)

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Acciaroli, Festa della Speranza in memoria di Angelo Vassallo, parla don Luigi Merola(FOTO E VIDEO)

Il secondo incontro nell’ambito della Festa della Speranza è cominciato con i saluti del giornalista Luca Pagliari e con la proiezione di uno dei tanti video che raccontano le attività svolte dalla Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore sin dalla sua nascita.
La serata è stata articolata in diversi momenti, il primo, forse il più toccante, ha visto protagonista don Luigi Merola, “un uomo che ha restituito dignità alla parola coraggio”, come lo ha definito Pagliari. Noto per il suo impegno civico e per la sua particolare opposizione alla camorra, don Merola ricorda Angelo Vassallo con grande stima, lo definisce “pescatore di uomini” e riconosce la sua straordinaria capacità di creare dialogo e tradurre in azioni concrete ciò che era oggetto del suo parlare con i cittadini. Don Luigi Merola si racconta e racconta il suo operato. La morte di Annalisa Durante, nel 2004, a Forcella, lo segna profondamente e, ignorando gli inviti a mantenere un profilo più basso, egli continua la sua opera di sensibilizzazione contro la camorra. Da quel momento e da ciò che è accaduto dopo, vive sotto scorta, chiamando i suoi uomini “angeli custodi”. “Il problema – continua don Luigi Merola – non è solo lo Stato e la sua assenza. Anche la Chiesa deve essere presente. Il bambino conosce attraverso l’oratorio la prima trincea, il primo luogo di aggregazione. Mi arrabbio quando mi chiamano il prete anticamorra. Anche la morte di Angelo mi porta ad invocare una giustizia più veloce: la famiglia, la gente, il suo popolo ha bisogno di sapere. Angelo continuerà a vivere attraverso il nostro coraggio”. Invocando una rinnovata educazione alla responsabilità e non solo alla legalità, don Luigi Merola afferma: “Io non mi aspettavo solo di essere bersagliato dalla camorra, il dolore più grande è essere bersagliati dalle istituzioni”.
Dopo l’intervento di don Luigi Merola e le letture di Rosaria De Cicco dal libro “’A voce d’ ‘e creature”, è la volta di Gigi Di Fiore, giornalista de Il Mattino, che ricorda Angelo Vassallo e l’amore per il suo territorio con una frase di Don Ciotti: “L’etica libera la bellezza”. Prosegue nel presentare gli altri ospiti della serata che interverranno sul tema “Legalità e territorio”.
Lorenzo Diana, presidente nazionale rete per la legalità, afferma “Il comparto camorristico del potere economico è molto importante e penetra anche qui nel Cilento. Non c’era bisogno della morte di Angelo Vassallo per capire che non ci sono angoli del mondo immuni delle mafie. Se avessimo saputo fare un’analisi più idonea e lungimirante avremmo evitato tante tragedie, innanzitutto la morte di Angelo Vassallo. Per penetrare con gli affari con ci vuole molto. In tempi in cui è difficile manovrare liquidità le mafie ne hanno tante da immettere, sanno quale canale utilizzare. Dopo ciò non c’è territorio che tenga, non è un problema solo del Sud.”
“Vogliamo essere al fianco delle comunità che hanno bisogno delle istituzioni e della politica, io spero quella buona – esordisce Gianfranco Valiante, presidente commissione anticamorra regione Campania – vogliamo affiancare quei sindaci che si trovano nel mezzo di una lotta durissima e si sentono soli. La nostra è un’esperienza toccante, non mi aspettavo una situazione così complessa. Purtroppo non esiste solo una zona nera, fatta di chi pratica permanente l’illegalità e una zona bianca fatta di chi la combatte. La cosa più preoccupante è quella zona grigia, quella parte del territorio che ha una cultura fondata sull’illegalità. E’ una situazione bruttissima e complicatissima, fatta di rassegnazione e di omertà.”
L’incontro prosegue con una domanda di Gigi Di Fiore che chiede “In questi due anni, cosa è accaduto al territorio?” e a rispondere è Giuseppe Cilento, sindaco del Comune di San Mauro Cilento: “Vorrei partire da ciò che ha affermato il procuratore Roberti: <<Noi abbiamo sottovalutato la questione Cilento>>. Non avevamo mai messo all’ordine del giorno la delinquenza e la quiete di questi posti. Quello che voglio sottolineare è che le forze dell’ordine sul nostro territorio sono distribuite in una maniera arcaica, stanno sulle montagne: noi abbiamo creato e migliorato i porti. E qui abbiamo demolito completamente l’edificio delle forze dell’ordine e sono stati mandati i pentiti. La distruzione dell’apparato delle forze dell’ordine, l’invio dei pentiti e gli affari poco chiari hanno portato a questo. E Angelo ha pagato per questo, parliamoci chiaro. Ringrazio profondamente Dario Vassallo che ha messo insieme delle forze sane. Io sono molto colpito dall’assenza del pensiero costruttivo, critico e riformatore nel nostro paese. La camorra mostra di avere sul territorio un’intelligenza sistemica molto più alta della nostra. Chi lavora a costruire sul nostro territorio uno schieramento di forze sane? Bisogna costruire delle reti e questo purtroppo non accade. Perché ha fatto la Fondazione questo lavoro e prima non ci ha pensato nessuno? Bisogna cambiare la rotta e i modi di fare.”
Tino Iannuzzi, membro commissione ambiente camera dei deputati, prende la parola dicendo: “Angelo è stato costruttore, testimone, realizzatore di speranza perché ha congiunto la buona politica e la realtà del territorio. Ha puntato su energia, talenti, qualità della gente del territorio creando la realtà di Acciaroli, Pioppi, Pollica che vediamo oggi. Come costruire speranza? L’Italia ha bisogno di questo. Facendo buona e seria politica, di cui purtroppo registriamo l’assenza. C’è un ancoraggio che dobbiamo assumere: abbiamo bisogno di un nuovo senso del dovere, un nuovo senso morale che orienti ognuno di noi”.
L’ultimo intervento è di Pasquale Giuliano, presidente Commissione Lavoro e previdenza sociale Senato, che afferma: “Ci vuole maggiore senso di coerenza e di responsabilità. Occorre una politica che la smetta di litigare sulle poltrone e unisca coerenza e concretezza. Ricordo di Angelo la vivace intelligenza e la grande saggezza, oltre che la sua vicinanza ai cittadini”.
Tra un ospite e l’altro scorrono le immagini delle attività svolte dalla Fondazione Vassallo  e dai numerosissimi incontri tenuti in tutta Italia per raccontare la figura del Sindaco Pescatore. La serata si chiude con la voce e la chitarra dell’amico Gigi,  che racconta le mille sfaccettature dell’Italia e della sua realtà.
L’appuntamento è per il prossimo 5 settembre ad Acciaroli presso l’Arena del Mare oppure, per chi fosse impossibilitato a partecipare, sulla pagina Facebook della Fondazione si potrà seguire il foto-racconto in diretta dell’intera serata.
Il programma è il seguente: “Lo stato siamo noi, sono i paesi che fanno il paese, la vera ricchezza è il luogo dove si vive” [Angelo Vassallo]

ore 20.00 La bella politica
Fabrizio Barca ministro Coesione Territoriale
Antonio Valiante vice presidente consiglio Regionale Campania
Don Tonino Palmese referente “Libera“ Regione Campania
Sindaci Nazionali
Stefano Pisani sindaco di Pollica
Dario Vassallo  presidente Fondazione Angelo Vassallo
Angelo Di Marino direttore “La Città”

Proiezione del cortometraggio
“Il sindaco, il vecchio e il mare”
di Andrea Marrocco

 

Video proiettati durante la serata

Ricordando Angelo, un anno di lavoro della Fondazione Vassallo

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