Camerota, morta a 17 anni dopo aver giocato a pallavolo sulla spiaggia: gip ordina nuove indagini

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Camerota, morta a 17 anni dopo aver giocato a pallavolo sulla spiaggia: gip ordina nuove indagini

Il giudice del tribunale di Grosseto, Valeria Montesarchio, ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata lo scorso mese di marzo dal pm D’Amelio per nove dei dieci medici indagati per omicidio colposo e coinvolti nel caso della morte di Valentina Col, la pallavolista di 17 anni morta il 25 agosto del 2013 dopo aver giocato a pallavolo sulla spiaggia di Marina di Camerota. La minorenne fu accompagnata in ospedale ad Orbetello dopo essere stata visitata da un medico cilentano. Infatti la ragazza fu accompagnata alla clinica Cobellis e il medico di Vallo della Lucania che la fece sottoporre a una lastra, è l’unico ad essere stato prosciolto dalle accuse. Nessuna responsabilità della clinica Cobellis, dunque. La procura avrà ulteriori sei mesi di tempo per chiarire le circostanze che portarono al decesso della giovane atleta di Montesacro. «Ci viene riconosciuto che qualcosa non ha funzionato in quell’ospedale e giustamente si richiede di riaprire le indagini – affermano i familiari di Valentina, la madre Francesca Farchi, il padre Massimiliano Col e la sorella Martina – Noi genitori capimmo che c’era molta confusione nella diagnosi e nella cura, infatti dicemmo a Valentina che il lunedì l’avremmo portata via – aggiungono i genitori – Purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Siamo fiduciosi nella giustizia». Il corpo di Valentina è stato cremato e quindi non sarà possibile effettuare nuove perizie o un ulteriore esame autoptico. 

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