Furto di tombini a Giungano, la replica della difesa: “Altro che ladro e malvivente!”

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Furto di tombini a Giungano, la replica della difesa: “Altro che ladro e malvivente!”

Riccardo Ruocco avvocato della difesa di Leonardo Lacanna, accusato del furto di oltre 50 tombini tra i comuni di Capaccio e Giungano, replica alle accuse mosse contro il suo assistito.

Il fatto. Il sindaco di Giungano Francesco Palumbo, ex comandante della stazione dei carabinieri di Stio Cilento, sorprende un uomo mentre ruba un tombino in ghisa.

Palumbo insegue, blocca l’uomo (Leonardo Lacanna) e chiama i carabinieri; dalle perquisizioni effettuate a bordo dell’auto risulterebbe che Lacanna si sarebbe impossessato di oltre 50 tombini con furti compiuti tra Capaccio e Giungano.  

La replica della difesa. “In qualità di difensore di Leonardo Lacanna, il quale è bene precisarlo è in stato di libertà e non agli arresti – afferma Riccardo Ruocco – avverto l’esigenza di smentire categoricamente quanto dichiarato ed indicato in questi giorni da alcuni organi d’informazioni locali e nazionali rispetto alla vicenda dei tombini di Giungano e Capaccio.

A tutto voler concedere, delle due l’una: o qualcuno è in possesso di carte processuali diverse da quelle che il sottoscritto ha avuto modo di esaminare in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto ed in questo caso ogni tentativo di giustizia risulterebbe eluso e destabilizzante per le nostre comunità, oppure trattasi semplicemente, di notizie assolutamente destituite di fondamento e pertanto totalmente false.

Volendo sposare, per ovvi comprensibili motivi la seconda delle ipotesi – continua – trovo davvero assurdo ed intollerabile che la ricerca a tutti i costi dello scoop giornalistico e con essa della esasperata  tendenza di celebrare  processi giudiziari sulla carta stampata   anziche’ nella loro sede naturale ( le aule dei Tribunali ) generino per un cittadino e  per i propri familiari, ancor prima di una sentenza di condanna,  situazioni imbarazzanti, umilianti  le cui conseguenze sono di difficile  recupero.
 
E’ assolutamente falsa, oltre che estranea da una corretta attività di cronaca giornalistica, l’attribuzione di responsabilità penali pesantissime al mio assistito, ossia  il furto di 60 tombini, il rinvenimento della predetta  refurtiva presso la propria abitazione , il tentativo di fuga  ed di altre incredibili notizie da qualcuno ingenuamente ed ingiustamente  divulgate in questi giorni.

E’ veramente insopportabile – precisa l’avvocato della difesa –  la leggerezza con la quale si attribuiscono delle responsabilità rispetto al compimento di fatti ancora da accertare  ed  allorquando l’accadimento dei fatti medesimi  trovano, come in questo caso, secca e netta  smentita  dalle carte processuali : al mio assistito e’ stato contestato  il reato di  tentato furto di un solo tombino,  e non di furto, nè di furto di 60 tombini o di tutti i tombini del Cilento, tant’è che  tutte le  perquisizioni effettuate dalla polizia giudiziaria, si sono concluse, contrariamente al narrato di qualcuno, con esito negativo.

Altro che ladro e malvivente!
 
E’ del tutto  evidente, pertanto – conclude Riccardo Ruocco – che  il mio assistito, a causa di informazioni assolutamente prive di fondamento ed inesatte ha  subito, per la leggerezza di qualcuno, un’immeritata e gravissima lesione   all’immagine, una gravissima ed intollerabile umiliazione pubblica rispetto alle quali ogni decisione verra’ presa  a conclusione della vicenda”.

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