Fortunato replica a De Luca: «I comuni non temano la sua azione, spero che il ricorso naufraghi miseramente»

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Fortunato replica a De Luca: «I comuni non temano la sua azione, spero che il ricorso naufraghi miseramente»

«Penso che le oltre 580 amministrazioni comunali che hanno inviato i circa 2mila progetti sui bandi per l’accelerazione della spesa dei fondi europei possano dormire sonni tranquilli. Certo, tutto può essere, ma la mia sensazione e il mio auspicio è che il ricorso presentato dal sindaco di Salerno naufragherà miseramente». A dirlo è il consigliere regionale Giovanni Fortunato, del gruppo Caldoro Presidente e consigliere delegato per la Programmazione e Coesione territoriale dei piccoli comuni. «De Luca – ha detto FOrtunato – che rappresenta appena il 10 per cento del territorio del Salernitano, deve farsene una ragione: il tempo del Napolicentrismo, l’epoca in cui riusciva ad accaparrare solo per la sua città le briciole che gli lasciava Bassolino, è finito. Dunque a poco o nulla gli servirà essersi messo di traverso alle attese di sviluppo e occupazione di circa 3 milioni di cittadini campani, di cui un milione salernitani. Sono convinto – ha concluso Fortunato – che alla fine a sconfessare le sue insoddisfazioni politiche ci penseranno prima di tutto i sindaci del suo partito».
 
In pratica, molti centri storici del Cilento rientrano nei finanziamenti della Regione Campania e nei progetti istruiti oltre 450 hanno tutte le carte in regola per essere avviati immediatamente, ma a mettere in discussione tutto è stato il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Così, come ha rivelato il Mattino, il pacchetto di 300 milioni di euro è messo a rischio dal ricorso al Tar della Campania presentato dal Comune di Salerno che ha chiesto la sospensione del provvedimento e il risarcimento del danno subito. Il motivo sarebbe che il bando riguarda solo i comuni con popolazione non superiore ai 50 mila abitanti, quindi Salerno sarebbe esclusa per via dei 135 mila residenti. / L’ARTICOLO

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