Presidio sulla Bussentina a sostegno degli operatori dei lidi sequestrati a Policastro, il comitato: “Diffidate dalle manipolazioni della verità distruttiva”

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Presidio sulla Bussentina a sostegno degli operatori dei lidi sequestrati a Policastro, il comitato: “Diffidate dalle manipolazioni della verità distruttiva”

Un’estate diversa dalle altre, quella che stanno affrontando i proprietari e gestori dei lidi balneari di Policastro Bussentino posti sotto sequestro lo scorso marzo dalla soprintendenza di Salerno. Sigilli a 9 strutture balneari, dunque, è stato il provvedimento del tribunale di Sala Consilina.

In pratica, gli stabilimenti, pur avendo ottenuto una concessione comunale, risultato attualmente abusivi perché privi dell’autorizzazione della soprintendenza. A poco o nulla sono valsi i tentativi degli operatori coinvolti: almeno fino a settembre i lidi resteranno chiusi, gli operatori e i dipendenti senza lavoro e i turisti senza servizi.

Gli operatori hanno costituito un comitato e dato vita, nei giorni scorsi, ad un presidio sulla statale Bussentina per la raccolta di firme e per tenere alta l’attenzione su un disagio che si sta registrando nel territorio del golfo. «Pur non discutendo le motivazioni che hanno portato a tale provvedimento, resta lo sgomento – si legge sul volantino distribuito al presidio – e lo sconcerto per le gravissime conseguenze che si sono determinate sull’intera economia turistica della zona».

Intanto, mentre gli operatori sono costretti a stringere la cinghia per superare la critica estate 2012, i politici si scambiano accuse e battute e sottolineano le responsabilità.
«L’opposizione – si legge nel comunicato del consigliere regionale, Giovanni Fortunato – con l’appoggio di alcuni amministratori di comuni vicini, non ha perso occasione per strumentalizzare le difficoltà dei nostri concittadini  mettendo in atto un vero e proprio sciacallaggio politico. E’ per questo – continua Fortunato – che ho deciso di istituire una commissione tecnica d’inchiesta che, in 100 giorni, dovrà relazionare sulla mancata apertura degli stabilimenti, individuando i responsabili di tale situazione. Chi ha sbagliato è giusto che paghi».

Quasi 2000 firme raccolte. Intanto, grazie alla presenza di un presidio di operatori sulla statale Bussentina, sono state raccolte quasi 2000 firme, a conferma che il problema dell’assenza dei lidi balneari è sentito. Il disagio, quindi, è diffuso; i villeggianti, infatti, accusano la mancanza di servizi basilari per il turista, la poca pulizia delle spiagge e i servizi igienici lontani.
«Invitiamo tutte le componenti sociali e politiche – è la richiesta del comitato – affinché con il contributo di tutti si giunga ad una soluzione almeno parziale di tale problematica, finalizzata alla riapertura delle imprese interessate dal provvedimento».

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