Sub morti in grotta, come evitare un’altra Palinuro: dal CNSAS ecco le regole per la sicurezza (FOTO)
| di Marianna Vallone
All’indomani della tragedia costata la vita ai 4 sommozzatori romani morti annegati nella ‘Grotta del Sangue’ durante un’immersione, arrivano gli inviti, degli enti di competenza, di tenere alta l’attenzione e i livelli di sicurezza. “Pochi accorgimenti, infatti – dicono al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – possono salvare la vita dei sub, che in Italia, tra dilettanti e professionisti, sono più di 500 mila”.
Il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS) fornisce alcune linee guida, si tratta di 20 regole per affrontare le immersioni in grotta in piena sicurezza. Queste regole sono volte ad eliminare tutte quelle situazioni di potenziale pericolo che purtroppo hanno generato e generano incidenti.
Al momento non è stata ancora chiarita la dinamica dell’ incidente a Palinuro ma dall’analisi di precedenti eventi simili è emerso che la causa spesso risiede nella mancata osservazione di uno o più dei principi indicati dalle regole di sicurezza.
Secondo il CNSAS, dunque, come prima regola è innanzitutto necessario:
1) Svolgere la propria attività in contatto con club o persone che praticano da tempo la speleologia subacquea.
2) Conoscere i propri limiti, essendo consapevoli della propria reale esperienza nelle immersioni speleo subacquee.
3) Essere consapevoli che non esistono sifoni (grotte) piccoli” o “sifoni (grotte) facili” che si possono affrontare con minore concentrazione o con attrezzature ridotte.
4) Conoscere perfettamente l’attrezzatura utilizzata, il suo funzionamento, la sua dislocazione sul corpo.
5) Programmare sempre l’immersione.
6) Utilizzare sempre la sagola guida – segnata almeno ogni dieci metri con la distanza progressiva e la direzione di uscita. Non fidarsi mai di sagole vecchie: possono essere molto pericolose. La sagola è il solo mezzo che riconduce all’esterno. Non percorrere neppure un metro di distanza senza l’ausilio della sagola guida.
7) Per allontanarsi dalla sagola guida principale, utilizzare sempre la sagola ausiliaria di sicurezza. Non lasciare mai la sagola principale se non con la sagola ausiliaria.
8) Lo speleosub che svolge la sagola deve fissarla bene affinché non si ingarbugli, non si impigli o peggio si tagli. Una sagola mal posizionata può provocare incidenti.
9) Utilizzare sempre almeno due bombole indipendenti, con protezioni per la rubinetteria.
Non utilizzare monobombola o bibombola con rubinetteria che raccorda le due bombole.
10) Utilizzare sempre erogatori affidabili con raccordi DIN. Ciascun erogatore deve essere munito di manometro.
11) Utilizzare non più di un terzo dell’aria a disposizione per il percorso di andata. Respirare alternativamente da tutte le bombole cambiando erogatore ogni 10- 20 bar di consumo d’aria. Un terzo dovrà essere utilizzato per il ritorno e un terzo costituirà una riserva, da usarsi in caso di emergenza.
12) Utilizzare sempre almeno tre fonti luminose indipendenti, di cui due che abbiano una durata superiore all’immersione programmata.
13) Sistemare le fonti luminose sul casco per avere le mani libere.
14) Utilizzare il giubbotto ad assetto variabile (GAV).
15) Immergersi con orologio, profondimetro, e tabelle/computer,
16) Sostituire il coltello da sub con un tronchesino, che permetta di tagliare corde di un certo diametro o cavetti di acciaio. Il tronchesino va portato sul braccio. Nulla deve essere fissato alle gambe. La sagola guida potrebbe impigliarsi e sarebbe difficile liberarsene.
17) Utilizzare di norma il salva pinne.
18) Non respirare mai l’aria delle eventuali bolle lungo i sifoni. Essere estremamente cauti nel respirare l’aria delle cavità oltre i sifoni.
19) Prima di ogni immersione accertarsi del perfetto funzionamento di tutta l’attrezzatura. Erogatori e manometri devono essere raccolti sul corpo, visibili e a portata di mano.
20) Lo speleosub non è un subacqueo di acque libere. L’attività speleosuacquea esclude il sistema di coppia. Lo speleosub deve essere indipendente, cioè in grado di immergersi da solo, contando su se stesso e sulla propria preparazione per immergersi con assoluta sicurezza.
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