Laurito: scontro acceso tra Viterale e Speranza sulla Palombara

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Laurito: scontro acceso tra Viterale e Speranza sulla Palombara

È scontro acceso tra il sindaco di Laurito Vincenzo Speranza e l’assessore alla viabilità della provincia di Salerno Amelia Viterale.

La Palombara Il motivo del contendere è la strada Palombara che collega i comuni di Montano Antilia, Laurito, Rofrano e Alfano con la località marina di Palinuro. Il sindaco di Laurito ha attaccato duramente l’assessore: «Ho saputo che le mie dichiarazioni hanno scomposto la permanente di qualche  assessore provinciale. Ricordo alla signora Viterale, che allora era Sindaco di Alfano, che i lavori della  bretella iniziarono nel 2004 dal tratto Montano – Abatemarco  perché  nel vecchio progetto non era previsto il viadotto che costò 700 mila euro nel tratto Palombara – Laurito, ultimato nel 2008».

L’ira del sindaco Speranza rincara la dose: «La Viterale, che polemizza in modo volgare sull’inizio dei lavori di dieci anni fa, si disinteressò completamente di quel viadotto. Faccia una cura di fosforo. La verità è che dal 2009 la Bretella Massicelle – Laurito, come tutta la viabilità della nostra zona (Mingardina, Palombara) è abbandonata a sé stessa.  Questo è un dato oggettivo e incontrovertibile. E per rispondere alla cantilena  dei soldi mancanti, che sentiamo oramai da quattro anni, pubblicherò nei  prossimi giorni gli investimenti fatti per rotatorie e controrotatorie, su strade dove passano tre macchine al giorno, finanziate in questi ultimi anni  dalla Provincia di Salerno, alla faccia degli sperperi e della crisi».

Il sindaco tuona ancora: «Dov’era la Viterale quando in questi anni venivano spesi milioni di euro per inutili rotatorie e zero per la Bretella? Purtroppo, per quanto  riguarda il nostro territorio, c’è gente che sta in Giunta provinciale solo a scaldare la sedia, e se penso a chi in passato ha rivestito l’incarico di assessore provinciale del nostro collegio, uomini come Giovanni Sofia, Alessandro Lentini, mi viene l’orticaria a sentire qualche membro dell’attuale  esecutivo provinciale, che apre la bocca solo per dare fastidio. Ciò in disparte, voglio ricordare all’assessore Pierro che la Regione Campania  deve spendere 1 miliardo e mezzo di € di fondi comunitari non utilizzati, e che  è necessario candidare il progetto di completamento della Bretella entro il 30 luglio. Questa potrebbe essere l’ultima occasione. Anche per mantenere fede ad  un impegno assunto in una pubblica assemblea a Laurito a marzo del 2013».

Viterale Dura anche la replica dell’assessore provinciale: «La caduta di stile del sindaco di Laurito, che rasenta la misoginia, non nasce dall’amore per il territorio, ma da una volontà di esacerbare la dialettica politica per avere in questo modo un  minimo di visibilità che altrimenti non avrebbe».

La Viterale precisa: «Le mie dichiarazioni in merito alle ingenti somme spese sulle strade insistenti nei comuni amministrati da lui e dai suoi familiari- continua- si basano su dati certi e documentabili, che attestano lo sperpero perpetrato a danno della Provincia e del suo territorio. Il viadotto, di cui Speranza vanta i meriti e per cui sono stati spesi 700 mila euro, è poco più di un ponticello».

«Voglio ricordargli – continua l’assessore – che l’ennesimo “colpo”, che si stava realizzando sull’ultimo lotto della bretella in questione, è stato sventato solo con un mio insistente intervento, facendo così recuperare 900 mila euro alla provincia. Loro sì che volevano realizzare una mulattiera! Il pavoneggiarsi politico del sindaco e il suo scimmiottare è volto soprattutto a giustificare la sua inerzia amministrativa ed il suo vivere di luce politica riflessa in attesa di averne una propria, sperando in un cambio di guardia familiare alla provincia o alla Regione».

«Certo – conclude Viterale – il suo livore evidentemente nasce anche dal fatto che l’attuale assetto istituzionale, regionale e provinciale, lo ha privato degli emolumenti derivanti dal mancato rinnovo delle legittime quanto, così come pare, grasse consulenze che gli venivano conferite dall’Asl e dagli enti. Ad ogni modo, considerato che a suo dire io sono disattenta per il territorio, certamente sarebbe più facile per lui, così come ha fatto per le consulenze a suo tempo ottenute, fare appello all’interno della propria cerchia familiare, che vanta rappresentanze politiche a livello regionale, provinciale e nazionale».

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