Ascea: la regista Maria Pia Cerulo, che girerà il film “Il Pesce Pettine” nel Cilento, si racconta

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Ascea: la regista Maria Pia Cerulo, che girerà il film “Il Pesce Pettine” nel Cilento, si racconta

Semplicità, disponibilità e umiltà, queste le tre caratteristiche che ha subito trasmesso Maria Pia Cerulo, regista del film “Il pesce pettine”, che sarà girato prossimamente nel Cilento.

Non è stato difficile incontrarla e immediatamente notare il suo entusiasmo nei confronti di questo lavoro, la sua determinazione e la forte voglia di dedicarsi ad esso al massimo.

E’ un progetto importante per me, per la mia carriera, ma il mio impegno intende in primis premiare chi, al mio fianco, ha creduto e crede fortemente nella storia che racconterò nel mio film, ha affermato Maria Pia Cerulo, un film ambientato nel Cilento, che vuole narrare il territorio, i luoghi e le tradizioni che li animano e che spero potrà raggiungere anche un pubblico estero.

D: La maggior parte delle scene del suo film verranno girate prevalentemene ad Ascea: come nasce l’idea di girare un film in queste località, come ha conosciuto queste zone e hanno contribuito ad ispirarla nella realizzazione del suo lavoro?
R: La location principale cilentana sarà Ascea. Ci fermeremo in loco per circa trenta giorni e ci sposteremo per due giorni a Cuccaro Vetere per girare alcune scene. Parte del lavoro verrà, invece, realizzato a Ravello, altro luogo che si è presentato particolarmente adatto alle nostre esigenze. Per rispondere alle sue domande, posso dirle che da sempre sono stata affascinata dal territorio cilentano e in particolar modo dalle potenzialità di Ascea, che conosco da diverso tempo. Questi posti mi trasmettono forza ed essenzialità. La Baia d’Argento, che ho avuto modo di visitare in questi due giorni di permanenza nel Cilento e la città antica di Elea – Velia, dove vorremmo girare alcune scene, sono posti incantati, piccoli scrigni da scrutare ed assaporare in ogni dettaglio. Conoscere questi luoghi ha contribuito alla realizzazione del mio progetto e sceglierli come location è stato inevitabile.

D: “Il pesce pettine” è la storia di un pescatore che compone musica con i pettini, una tradizione antica del Cilento: ci racconti qualche dettaglio. Quali sono i messaggi che intende trasmettere?
R: Come ho già detto prima, il film “Il pesce pettine” è ambientato nel Cilento e di esso vuole riprodurre un’immagine veritiera, soprattutto attraverso la riscoperta di antiche tradizioni. Racconta la storia di un pescatore che sa suonare un unico strumento: il pettine e con esso riesce a realizzare pezzi musicali emozionanti e coinvolgenti, al punto da decidere di formare un gruppo musicale capace di suonare con soli pettini. Verrà ammesso ad una importante gara musicale a Roma, ma verrà, in seguito, squalificato proprio a causa degli strumenti musicali adoperati, non ritenuti consoni in concerti di un certo livello. Il pescatore deluso sfiderà, dunque, il mare in tempesta e morirà. Suo figlio diventerà, invece, un grande direttore d’orchestra e porterà al successo il brano suonato con i pettini nell’ auditorium di Ravello. Si tratta di un film nato dalla voglia di raccontare i luoghi e l’anima dei suoi abitanti e vanta la consulenza del grande Suso Cecchidamico, che prima di morire, mi disse di voler fare qualcosa per un film che ritorna alla grande narrazione. Sono stata per una settimana a casa sua durante la quale molti e fondamentali sono stati i consigli relativi alla sceneggiatura. E’ una storia intensa, ma leggera e tra gli attori ci saranno Tosca D’Aquino, Nino Frassica e Bruno Colella, attore comico del teatro napoletano. Parteciperanno, inoltre, anche le sorelle Squizzato, inviate del programma “Mezzogiorno in famiglia” al quale Ascea ha partecipato, vincendo, nel 2010. E’ un film sulle possibilità umane che intende lanciare un messaggio forte: la felicità si può raggiungere, non solo attraverso un riscatto personale che si concretizza in risvolti economici, ma soprattutto attraverso l’appagamento dei desideri più profondi, quelli legati agli affetti e alle passioni.

D: Quanto tempo ha trascorso nel Cilento per realizzare il suo lavoro?
R: Sono stata in Cilento per un anno, durante il quale ho effettuato un lavoro di inchiesta. Ho conosciuto gente del luogo e molti pescatori, con i quali sono andata a pescare e con i quali ho condiviso le ore dei pasti. Mi hanno invitata nelle loro abitazioni e mi hanno fatto conoscere le loro abitudini, le difficoltà, le loro gioie e le loro ansie. Da loro ho appreso la tradizione di “suonare i pettini”. Mi hanno raccontato che con un pettine e con della carta velina si possono produrre suoni molto acuti, simili a quelli di una ciaramella. I pettini, mi dicevano, erano i nostri strumenti musicali preferiti. La cosa mi ha incuriosita molto e così ho voluto approfondire l’argomento. Oltre a riprodurre questi suoni nel film, vogliamo, per questo, anche mettere in commercio una seria di musiche per pettini, adattando varie canzoni e realizzare un CD.

D: Quanto ritiene sia importante per i paesi del Cilento, e quindi per la popolazione, osservarsi, leggersi, scoprirsi attraverso la trama di un film?
R: Credo che la realizzazione di un film ideato per riscoprire luoghi e tradizioni sia una grande opportunità per il Cilento. Un’occasione per rinverdire usi e costumi di un tempo e per favorire giovani leve, perché no, presenti sul territorio.

D: La gente locale verrà, dunque, coinvolta nelle scene?
R: Certo. Effettueremo dei provini per reclutare comparse e probabilmente anche uno dei protagonisti, che non è stato ancora scelto. Come ha affermato Alessandro D’angiolillo, assessore al turismo del Comune di Ascea, vogliamo dare l’opportunità a ragazzi e anche a giovani leve di partecipare ad un lavoro importante quale un film. Non a caso farà parte del cast Migi Marton originario di Ascea. Si ritiene questo progetto una vera e propria operazione di marketing territoriale tramite il cineturismo. Vogliamo mostrare il Cilento così com’è e non vogliamo illudere o tradire i nostri turisti. Abbiamo l’appoggio della provincia, che ha subito sponsorizzato il progetto e di diversi enti. La casa produttrice “Mediterranea Production” è valida e siamo sicuri che la popolazione si entusiasmerà. 

D: E’ stato citato Giancarmine Martone, in arte Migi Marton: quale sarà il suo ruolo nel film?
R: Migi oltre ad avere una parte nel film, ha un ruolo molto importante perché un suo brano “Tu ricordati” verrà eseguito con i pettini. Il suo entusiasmo è a mille in primis perché originario di Ascea e quindi soddisfatto di lavorare nella sua terra. I suoni dei pettini, inoltre, gli ricordano la sua infanzia, quando con suo nonno, spesso in riva al mare, si cimentava a creare musiche con questo oggetto.

D: Ci saranno delle novità durante le fasi di realizzazione del film: quali?
R: Per la prima volta in Italia ci saranno collegamenti in diretta dal set. Un reality quotidiano di otto ore durante il quale sarà possibile osservare e conoscere le difficoltà incontrate dagli attori sulla scena e vivere le diverse fasi di realizzazione del film. Sono sicura, che questo metodo innovativo, ci aiuterà molto, susciterà entusiasmo e coinvolgerà molte persone.

Si ringrazia per la disponibilità la regista Maria Pia Cerulo, originaria di Salerno, che incontreremo di nuovo nei prossimi mesi. Non ci resta che attendere e seguire il work in progress.

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