La Provincia chiede al governo lo stato di emergenza per i comuni di Buccino e San Gregorio Magno

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La Provincia chiede al governo lo stato di emergenza per i comuni di Buccino e San Gregorio Magno

La giunta provinciale, su proposta di Antonio Fasolino, ha deliberato di chiedere alla presidenza del consiglio dei ministri – Dipartimento della Protezione Civile, per il tramite della regione Campania, di attuare tutte le procedure per la determinazione dello stato di emergenza a seguito dei nubifragi abbattutisi il 7 ottobre scorso nei comuni di Buccino e San Gregorio Magno. I danni (stimati in 28 milioni di euro) causati dall’alluvione di venerdì 7 Ottobre in località Teglia, sono spalmati su un’azione a tutto campo che prevede in primis il ripristino degli alvei dei valloni, i lavori per far fronte alle strade comunali dissestate, il ristoro per le aziende colpite, e lo spietramento delle zone dove si sono accumulati i detriti. Sull’evento alluvionale che ha colpito Località Teglia, è intervenuto anche Francesco Peduto, presidente dell’ordine dei geologi della Campania: «Quell’area era già conosciuta per rischio idrogeologico perché già nel passato è stata sede di eventi simili». La storia dei disastri ambientali infatti rimanda al 1929, anno in cui, un’alluvione colpì proprio la stessa zona. Perduto, ancora un volta, ribatte sulla necessità di considerare il dissesto idrogeologico «una priorità nazionale»con l’attivazione di una «protezione civile attiva soprattutto nei tempi di pace». A valle e lungo tutto il versante. A distanza di un mese dall’ondata di fango e detriti che dalla montagna si è riversata in paese, restano ancora una cinquantina di ordinanze di sgombero non revocate. Ancora non si può dare tranquillità e sicurezza alle duecento persone che hanno dovuto fronteggiare la piena del vallone Forcina.

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