Falso sponsor tenta di truffare squadra di calcio cilentana: scoperto il raggiro

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Falso sponsor tenta di truffare squadra di calcio cilentana: scoperto il raggiro

«Voi siete la squadra di Benvenuti al Sud e noi vogliamo espanderci nel Mezzogiorno con la nostra gamma di prodotti. Ecco perché vorremmo sponsorizzare, attraverso la vostra squadra di calcio, i nostri prodotti». Con queste parole una presunta società di prodotti ortofrutticoli, con sede a Pavia, ha tentato di raggirare la dirigenza della Vigor Castellabate, squadra militante nel girone H del campionato di Prima Categoria Campania. La notizia è riportata dall’emittente televisiva Set Tv di Vallo della Lucania in un articolo, sul sito web dell’organo di informazione, a firma di Antonio Vuolo. Loro avrebbero versato in due anni 53mila euro nelle casse della società cilentana, che sarebbero aumentati in caso di vittoria del campionato. Fin qui nulla di strano. Poi, la particolare richiesta che fa insospettire i cilentani. La Vigor avrebbe dovuto anticipare subito circa 3mila euro per la realizzazione del nuovo materiale tecnico con i loghi dello sponsor dell’azienda del Nord e per l’acquisto di alcuni prodotti per promuoverli. «Avevamo già firmato il contratto di sponsorizzazione per due anni, – spiegano i dirigenti Francesco e Giuseppe Ambrosano – ma quando poi hanno fatto loro una richiesta di soldi a noi per l’acquisto del materiale tecnico e di alcuni prodotti abbiamo capito che qualcosa non quadrava per il verso giusto». Singolare anche le modalità con le quali i rappresentanti di questa società, che si sono recati tre volte nel Cilento per incontrare i dirigenti della Vigor, hanno cercato di truffare il club. Hanno insistito a tutti i costi. «Vogliamo legare il nostro marchio alla vostra squadra. Abbiamo letto tanti articoli su di voi, state vincendo il campionato e rappresentate un paese molto famoso come Castellabate» hanno detto più volte, sia al telefono che a voce, ai dirigenti cilentani. Motivazioni che in un primo momento avevano convinto la Vigor Castellabate ad accettare. Chi non avrebbe fatto lo stesso? Nessuno. «Ci siamo fidati di loro quando abbiamo visto che erano molto presi e convinti di questa sponsorizzazione. – continuano i due dirigenti –. Abbiamo intuito che l’intenzione era quella di truffarci solo quando sono stati loro a chiederci soldi». Un contratto di sponsorizzazione che, nelle intenzioni dell’azienda fittizia, sarebbe stato molto corposo. Per quest’anno la presunta società pavese avrebbe versato 18mila euro, mentre per la stagione 2015/16 avrebbe sganciato assegni per 35mila euro con una clausola ben precisa: sarebbero diventati 45mila in caso di vittoria del campionato. Tutt’altro che impossibile poiché la formazione castellana è prima in classifica nel proprio raggruppamento. Tutto sembrava, quindi, filare per il verso giusto. Contratti firmati e strette di mani. Poi, Ambrosano e soci scoprono il marchingegno ed i faccendieri, dal chiaro accento del centro-nord, spariscono. «Abbiamo fatto le dovute verifiche e loro hanno capito che la situazione ci puzzava – aggiunge la dirigenza cilentana – e sono spariti completamente dalla circolazione. Non si sono più visti ed i numeri di telefono improvvisamente sono risultati essere inesistenti». Pare, tuttavia, che non sia il primo tentativo di raggiro messo in atto da questa presunta società ortofrutticola che avrebbe, oltre ad una sede a Pavia, anche degli uffici a Salerno.

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