A Salerno sbarcano altri 652 profughi, quelli diretti nel Cilento hanno la scabbia

| di
A Salerno sbarcano altri 652 profughi, quelli diretti nel Cilento hanno la scabbia

In silenzio, ammassati uno sull’altro, hanno aspettato il loro turno per scendere dalla nave della Marina Militare “Bettica”. Sono i 652 profughi, provenienti da Ghana, Togo, Nigeria e Gambia, che questa mattina sono sbarcati al Molo Manfredi del Porto di Salerno. 547 uomini, 80 donne, almeno 16 minori accompagnati, e alcuni non accompagnati, che sono stati individuati e soccorsi su due barconi e due gommoni stracarichi. «La nave Bettica – ha detto il comandante Vincenzo Pascale – è intervenuta, salvandoli. Ci trovavamo nel mar libico, 60 miglia a Nord della Libia, in acque internazionali». Appena hanno visto la costa salernitana, un ragazzo si è alzato e con uno striscione del Liverpool ha iniziato a salutare chi dalla banchina registrava le operazione di sbarco. Tra di loro, forse anche uno o piu’ scafisti. Sono state prelevate, infatti, alcune persone e sono state condotte in Questura per gli accertamenti. La Squadra Mobile sta lavorando in collaborazione con la Marina Militare, sentendo le testimonianze di altri profughi. «Abbiamo dei sistemi ottici – ha detto il Comandante della nave soccorritrice, Vincenzo Pascale – durante la fase di avvicinamento si vedeva chiaramente una persona al timone che poi si è confuso tra gli altri migranti una volta che ci siamo avvicinati. Ho dato tutte le indicazioni all’autorità competente che procederà alle dovute identificazioni».

Il motto della nave «Con ardire e con tenacia» sovrastava le centinaia di migranti chiusi nelle proprie felpe colorate, senza neanche un sacchetto con effetti personali. Si tratta del nono sbarco avvenuto a Salerno dall’estate 2014. Tra gli immigrati non sono stati segnalati libici e siriani: 90 di essi andranno in Lombardia, 50 nelle Marche e 30 a Roma. Rimarranno in Campania 102 a Napoli, 53 a Caserta, 75 a Benevento, 75 ad Avellino, 149 a Salerno (tutti affetti da scabbia). Tra loro vi sono 2 donne al nono mese di gravidanza, di cui una prossima al parto, 3 al settimo mese e altre 4 tra il quarto e quinto mese di gravidanza. Cinque le persone portate all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Oltre alla donna prossima al parto, anche una persona epilettica e 3 ustionati. «La cosa che più mi ha sconvolto – ha detto Antonio Lucchetti, direttore del Distretto Sanitario 66 di Salerno, presente sul posto – sono stati una mamma e un bambino di pochi anni ustionati. Il piccolo ha ustioni importanti sul viso. Credo che si tratti di ferite che risalgono ad almeno 15 giorni fa e potrebbe essere acqua bollente. Non escludo che siano dovute a violenze». «Quello che muove questa gente – afferma il mediatore culturale Souleymane Diallo – è la paura. Questo è il mio secondo sbarco a Salerno e ho visto gente disperata. Fuggono da guerra, carestia, violenze. A volte, pur di pagarsi il viaggio, sono costretti ai lavori forzati, e sottoposti a violenze e soprusi di ogni genere».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata