Vallo della Lucania: sindaco non convoca consiglio comunale su questione traffico, duri i commenti dei consiglieri comunali

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Vallo della Lucania: sindaco non convoca consiglio comunale su questione traffico, duri i commenti dei consiglieri comunali

Per il sindaco non è competenza del consiglio. È arrivata, appena scaduto il termine dei 20 giorni, la risposta del sindaco Aloia in merito alla richiesta di convocazione straordinaria di un consiglio comunale monotematico. La principale questione trattata sarebbe stata la riapertura al traffico del centro cittadino. «Non è ravvisabile la competenza consiliare nella materia proposta allo scrivente» con queste parole il primo cittadino risponde con una Pec (Posta elettronica certificata), ai cinque consiglieri che avevano avanzato la proposta del consiglio comunale.

«D’altro canto è noto a tutti che si sono susseguiti nel tempo diversi incontri tra rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle categorie più interessate per discutere e recepire proposte ed osservazioni utili ad una definizione adeguata alla vicenda – continua il sindaco Aloia che spiega come dopo gli incontri l’argomento sia stato -. Studiato e discusso a lungo allo scopo di trovare un punto di incontro».

Il primo cittadino continua poi spiegando come «non ci si intende sottrarre al confronto» sulla questione, divenuta secondo lui «speculativa e strumentale», tant’è che aggiunge poi che «nonostante non rientri tra le attribuzioni dell’organo consiliare» la decisione se aprire il centro alla viabilità, l’argomento sarà inserito all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale. Pare infatti che in tale occasione saranno annunciate le decisioni assunte dalla giunta in merito alla questione. «Una soluzione che non snaturi le caratteristiche architettoniche ed artistiche della piazza ma che allo stesso tempo diano respiro alla circolazione stradale ed alle esigenze dei commercianti» con questo annuncio Aloia invita infine i consiglieri di attendere la convocazione del regolare consiglio comunale per trattare la questione.

La risposta di Botti. Non vanno giù al consigliere di minoranza Nicola Botti le motivazioni e le scelte fatte dal primo cittadino. «In merito a quanto dichiarato dal sindaco, ritengo che lo stesso abbia perduto l’ennesima occasione per non lasciar palesare la propria incapacità a conoscere della materia amministrativa» incalza il consigliere. Botti spiega come, secondo lui, l’argomento sul quale si è richiesta la convocazione del consiglio «rientra inequivocabilmente tra quelli dell’assise, come si evince chiaramente dalla proposta elaborata dai consiglieri di opposizione, ha di fatto modificato il piano urbano traffico senza investire il Consiglio stesso». Botti si riferisce al Put approvato con delibera numero 27 del consiglio comunale l’otto novembre 2003.

«L’orientamento che vede riconosciuto e definito il potere dei consiglieri, della minoranza qualificata, di chiedere la convocazione del consiglio medesimo come diritto dal legislatore è, pertanto, ormai ampiamente consolidato – continua Botti che passa ad argomentare la scelta del primo cittadino di non convocare il consiglio su richiesta -. La dibattuta questione sulla sindacabilità, da parte del primo cittadino, dei motivi che determinano i consiglieri a chiedere la convocazione straordinaria dell’assemblea, si è orientata, per giurisprudenza consolidata, nel senso che allo stesso spetti solo la verifica formale della richiesta mentre non si ritiene che possa sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare». Botti, ricordando come non sia la prima volta che l’opposizione «sia costretta» ad interpellare il prefetto (fa riferimento al caso tosap), si pone una domanda. Si domanda quali siano I motivi, gli scopi, i vantaggi per i quali, con comportamenti illegali, gli amministratori di maggioranza continuano nel dis-amministrare spudoratamente il nostro Comune, con così tanta arroganza e contro gli interessi di una intera cittadina, ridotta ormai ai minimi termini?» e conclude ricordando come a suo dire la maggioranza rimanga «Sorda e chiusa» al dialogo e che «L’acclamata inerzia e mancanza di volontà» degli amministratori vallesi non sia più «Giustificabile». L’amministrazione per il consigliere Botti procede «A ruota libera» e la ritiene «Incapace di amministrare la nostra cittadina, nella quale ormai fin da troppo tempo viene sofferto tale atteggiamento politico – per poi chiudere -. La verità è una soltanto: il sindaco non vuole convocare il consiglio perché sa di non avere la maggioranza».

Si accoda anche Miraldi. Al duro commento da parte del consigliere Botti fanno eco le dichiarazioni di Pietro Miraldi, altro consigliere comunale. «Sono desolato, mortificato e attendere il ventunesimo giorno per non dire niente è scorretto – spiega Miraldi -. Sono ricattati dal vicesindaco e non sanno prendere una decisione, cacciate gli attributi». Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il vicesindaco Marcello Ametrano ha infatti dichiarato che non avrebbe «arretrato di un passo» rispetto a quanto dichiarato in precedenza sulla questione del traffico veicolare. Anche questa testata ha raccolto al tempo le dichiarazioni di soddisfazione da parte dei commercianti in merito alla riapertura del traffico garantita dal vicesindaco e dal primo cittadino. Una questione che diventa sempre più complicata, una polemica che non accenna a finire, non resta che attendere le prossime mosse delle parti chiamate in causa.

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