Un raggruppamento speciale dei carabinieri ascolta i bambini maltrattati nella scuola di Caselle in Pittari

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Un raggruppamento speciale dei carabinieri ascolta i bambini maltrattati nella scuola di Caselle in Pittari

Il raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma è a Sapri per indagare sul caso dei presunti maltrattamenti dei bambini della scuola primaria di Caselle in Pittari. Il furgone dei Racis è parcheggiato di fronte al centro polifunzionale di Sapri, quello che dovrebbe essere la sede del piano speciale di zona S9. Secondo indiscrezioni pare che i carabinieri stiano ascoltando e interagendo con i bambini di Caselle in Pittari dopo i fatti delle scorse settimane che hanno portato all’arresto della maestra Rina Lovisi e alla sospensione della collega Rosa Fiscina accusate, a vario titolo e in maniera differente, di maltrattare fisicamente e verbalmente i piccoli alunni con una età compresa tra i 6 e i 10 anni. Nelle mani degli inquirenti ci sono i filmati girati dalle telecamere nascoste dei carabinieri della compagnia di Sapri e della stazione di Sanza. Si cerca ora, con l’aiuto dei bambini, di capire cosa è successo davvero tra le mura della scuola il tutto all’interno del centro polifunzionale reso per l’occasione quanto il più possibile simile ad un’istituto elementare per mettere a proprio agio i piccoli. Circa una settimana il tempo a disposizione del Racis per effettuare queste verifiche. I piccoli, dopo il blitz del 23 maggio, avevano ripreso regolarmente le lezioni con l’aiuto di due supplenti. Nel pomeriggio di giovedì c’è stato un incontro tra la dirigente dell’istituto di Caselle in Pittari, Maria De Biase, e i genitori degli alunni per confrontarsi sul punto attuale della situazione. Le due maestre, intanto, dopo l’interrogatorio di garanzia restano in attesa della decisione del Riesame.

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L’avvocato Franco Maldonato, nella qualità di difensore della maestra Fiscina, ha avanzato una richiesta di incidente probatorio «alla assunzione della testimonianza degli alunni delle classi prima e seconda della scuola elementare di Caselle in Pittari in ordine al comportamento tenuto nelle ore di lezione dalla insegnante Fiscina Rosa Santa Maria». L’istanza è stata presentata perchè «da notizie di stampa – si legge nella nota diramata dall’ufficio dell’avvocato – si è appreso che il pm ha delegato il raggruppamento investigazioni scientifiche (Racis) dei carabinieri ad assumere a s.i.t. i bambini frequentanti le classi ove prestava servizio la indagata. Va da sé che – ove dette notizie risultassero fondate – ed ove si ritenga necessario acquisire le dichiarazioni dei predetti in fase di indagine, apparirebbe doveroso procedervi con la forma dello incidente probatorio e con la adozione di tutte le cautele che il caso richiede in conformità delle linee guida e dei protocolli per l’esame e la valutazione del minore».

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Twitter @martinoluigi92 

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