«Ripopolare l’entroterra del Cilento» l’obiettivo di D’Alessandro, Cirielli e Feola

Ieri sera, sabato 5 luglio, la ‘nuova’ amministrazione comunale di Magliano Vetere ha festeggiato la vittoria in campagna elettorale. Presenti all’appello i sindaci dei comuni di Sacco, Trentinara, Monteforte, Felitto, Albanella ed il vicesindaco di Laurino; inoltre hanno presenziato anche il presidente della Comunità montana, Angelo Rizzo, il deputato Cirielli e l’ex assessore provinciale Feola. Tra le novità la quota rosa rappresentate dal vicesindaco Franca Tarallo di Magliano Nuovo che ha dichiarato: «Non mi aspettavo una carica così importante, spero di assolvere al meglio i miei doveri civici» e dall’assessore Nigro.

Non è stata una semplice festa, infatti D’Alessandro ha avuto anche la possibilità di difendersi pubblicamente dalle accuse che gli sono state mosse dal suo avversario Raffaele Caroccia, il quale dichiara il sindaco incompatibile per la posizione che occupa all’interno dell’associazione ‘Veteres’. A difenderlo a gran voce è stato anche Marcello Feola, uno degli avvocati che si occupano della faccenda. Inoltre D’Alessandro, Cirielli e Feola hanno parlato di vari progetti tra cui spicca quello del ‘ripopolamento’ dell’entroterra cilentano. D’Alessandro dice: «E’ inutile investire in una serie infinita di opere pubbliche, se non ci saranno più abitanti che potranno usufruirne». Tra i prossimi progetti del rieletto sindaco  configura l’apertura nella frazione di Capizzo, del museo virtuale al quale ancora non è stato trovato un nome. Cirielli si è dichiarato disposto ad impegnarsi per l’entroterra Cilentano, il quale vive oltre lo spopolamento un periodo di grandissima crisi, dovuta soprattutto all’inagibilità di moltissime strade. Le infrastrutture sono il nucleo principale anche per un eventuale turismo, bisognerebbe fare pressione in provincia affinché vengano quantomeno messe in sicurezza. D’Alessandro è anche presidente del G.A.L Cilento Regeneratio, col quale sta cercando di aprire il territorio alla consapevolezza delle proprie possibilità di sviluppo.