Esplosiva Festa del Mare, Scarpitta: «Ecco come si fa turismo»

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Esplosiva Festa del Mare, Scarpitta: «Ecco come si fa turismo»

Non ha interrotto, la lunga fila, neppure la pioggia che, a intermittenza, ha bagnato gli stand della festa del Mare di Marina di Camerota. Una lunga fila di turisti. Quelli che il giorno dopo hanno lasciato le strutture balneari del borgo marino di Camerota. Quelli che rappresentano la differenza in una stagione turistica da prolungare e da migliorare sul fronte dell’utenza di qualità. Quelli che hanno scelto la tipicità, la cultura, l’enogastronomia locale, le tradizioni e la storia di Marina di Camerota, per trascorrere una serata indimenticabile, da raccontare una volta rientrati nei propri paesi. 

Ed erano davvero tanti. Forse inaspettatamente. Insomma venerdì sera a Marina di Camerota, con la Festa del Mare, organizzata dall’associazione Tuttinsieme, è andato in scena uno spaccato di turismo di qualità, che sa realizzare un racconto del suo territorio e sa offrirlo ad un pubblico attento ed esigente. Stand con prodotti tipici provenienti da tutto il Cilento, pesci fritti, pepata di cozze per tutti e ancora, prodotti di artigianato, teatro, danza, musica della migliore tradizione cilentana, per un risultato esplosivo. «Ho venduto in una serata, probabilmente più di quanto abbia venduto durante tutta l’estate», ha commentato al giornaledelcilento un artigiano, mentre i tantissimi turisti non si sono fatti scoraggiare da un’ora di fila per gustare il pesce, rigorosamente fresco, pescato poche ore prima dai pescatori del luogo. Generazioni diverse, almeno 4, tra nonni 80enni e bambini di 10 anni, protagonisti di una festa che ha riempito fino a tarda notte il piazzale del porto. Assente l’amministrazione di Camerota. Durante la rievocazione storica una voce narrante, intervallata da brani musicati dal trio D’Alessandro, ha ripercorso la storia di Marina, dal Paleolitico ai giorni nostri, catalizzando l’attenzione dei presenti, sulla tragica vicenda delle ‘strambaie’, le raccoglitrici d’erba spartea rimaste vittime del mare un secolo fa. 

Dodici lampade si sono levate in cielo, mentre musica e racconto si sono fuse al commosso ricordo di questa povera gente di mare. A coronare la serata l’incredibile gruppo dei ‘Kiepo”, che ha fatto divertire i presenti fino a tarda sera con i tipici brani cilentani e i caratteristici strumenti dell’antica tradizione musicale locale. «Un bilancio positivo – ha commentato il presidente dell’associazione Tuttinsieme Mario Scarpitta – alla nostra terza edizione abbiamo registrato una presenza di pubblico incredibile segno evidente del buon lavoro dell’associazione che cresce giorno dopo giorno. E’ questo il turismo che vogliamo in un periodo, quello di fine stagione, nel quale non è semplice richiamare così tanta gente. ci siamo riusciti nonostante il clima non fosse l’ideale. Abbiamo ricevuto i complimenti anche da tanti commercianti che hanno registrato una presenza di clienti pari a quella di periodi di alta stagione. E abbiamo fatto tutto nel segno della cultura, della tradizione, della solidarietà e della bellezza. Il ricavato di questa festa andrà per i nostri anziani ai quali è stato tolto il proprio luogo di ritrovo, per riaverne, nell’immediato, un altro. Abbiamo istituito anche un premio letterario e abbiamo dato un esempio concreto di come è possibile operare e operare bene anche in mezzo alle insidie. Che non sono mancate neppure questa sera visti i comportamenti di basso profilo di alcuni responsabili di questa amministrazione, a commento dei quali pongo soltanto la fotografia di una serata incredibile e che ricorderemo a lungo». 

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