Parte da Palinuro, si perde a Camerota: notte di paura per un escursionista solitario

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Parte da Palinuro, si perde a Camerota: notte di paura per un escursionista solitario

E’ partito da solo, alle 10 del mattino di martedì 5 giugno, dal fiume Mingardo e ha scelto di percorrere un sentiero «difficile» per raggiungere il monte Sant’Antonio, una cima che sovrasta il comune di Camerota mentre guarda dritta negli occhi Capo Palinuro. Un escursionista tedesco di circa 70 anni, all’improvviso, però, ha perso l’orientamento e non è riuscito a ritrovare la strada che lo avrebbe condotto nella sua casa di via Bolivar, dove ad aspettarlo c’era la moglie.

Sono le 18 quando allerta la figlia al cellulare. «Mi sono perso», dice. La figlia, dalla Germania, contatta l’Agenzia di Viaggi con la quale collabora quando raggiunge Marina di Camerota. E’ presa dal panico. Chiede aiuto. L’Agenzia si mette immediatamente in contatto con i carabinieri della locale stazione. Scattano subito le ricerche. I militari, agli ordini del comandante Francesco Carelli, raggiungono una sponda del fiume Mingardo, imboccano un sentiero che dalla strada conduce a Sant’Iconio e setacciano la zona palmo a palmo. 

Dall’altro lato c’è una squadra della protezione civile del Comune di Camerota, coordinata da Agostino Rino; il sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta; e una squadra della P.A. Cilento Emergenza, coordinata dal presidente Gerardo Pellegrino. I due gruppi di soccorritori sono in contatto con il maresciallo Carelli. Si danno appuntamento in un punto preciso della montagna. Intanto, il comandante Carelli,  è in contatto telefonico con l’escursionista disperso. Sono quasi le 20. Il buio minaccia il peggio. Il maresciallo in inglese riesce a comunicare con il 70enne e individua una probabile zona dove l’uomo potrebbe essere. «Vedo tre alberi grandi, un vigneto e una casetta» continua a ripetere il turista. 

La vegetazione è fitta. C’è bisogno di persone che conoscono a fondo quel rettangolo di terra camerotana. Arrivano i rinforzi dal paese. Intanto sul posto c’è il presidente della Cilento Emergenza, il dottore Giulio Di Nardo e la consigliera del Comune di Camerota, Mariateresa Reda

Il maresciallo Carelli coordina le operazioni mentre carabinieri, protezione civile, Cilento Emergenza e alcuni cittadini partono alla ricerca del disperso. Ormai è buio ma la voce del tedesco sembra avvicinarsi sempre di più. Le squadre sono tre. Sopra alle loro teste un cielo stellato, tre le mani, invece, stringono le torce che segnano il loro cammino. 

Uno dei volontari raggiunge l’uomo. E’ in località Malaspina, a poche centinaia di metri da località Serra. Ha bisogno di acqua. Sta bene, ha solo qualche graffio sulle braccia e sulle gambe. «Sono partito alla ricerca di erbe officinali questa mattina» dirà in un secondo momento. E poi: «Grazie, grazie, grazie». I volontari, in compagnia del 70enne, cominciano a fare ritorno verso la postazione dei coordinatori. Sono le 23.15 quando tra gli applausi il 70enne fa capolino chiedendo una bottiglietta d’acqua e rifiutando il ricovero in ospedale. I medici gli hanno controllato lo stato di salute e poi via verso casa. 

E’ stata una notte di paura quella vissute sotto al cielo di uno dei posti più suggestivi del Basso Cilento. La figlia dell’escursionista – che aspettava con ansia una telefonata dall’Italia – ha accolto la notizia sprizzante di gioia. «Voglio complimentarmi davvero con lo straordinario lavoro portato avanti per tutte queste ore da ogni tipo di soccorritore o volontario intervenuto – afferma Mario Salvatore Scarpitta, sindaco di Camerota – grazie davvero alla stazione dei carabinieri di Marina di Camerota, comandata dal maresciallo Francesco Carelli, a tutti i ragazzi della Protezione Civile Comunale, ai ragazzi della P.A. Cilento Emergenza, al dottore Giulio di Nardo e ai cittadini volontari. Senza di voi non sappiamo come sarebbe andata a finire questa storia. L’importante è che tutto sia andato per il verso giusto».

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