Trivellazioni nel Vallo di Diano, Pica: «Il nostro territorio non è terra di conquista delle compagnie petrolifere»

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Trivellazioni nel Vallo di Diano, Pica: «Il nostro territorio non è terra di conquista delle compagnie petrolifere»

Appenine Energy Spa e Vallo di Diano. Cosa hanno in comune? Ora ancora nulla, ma l’area a sud di Salerno rischia di finire trivellata secondo le intenzioni della società petrolifera che in questa zona vorrebbe scavare alla ricerca dell’oro nero. Numerose sono le questioni in ballo dal punto di vista ambientale. In primo luogo, la zona è sismica, e la presenza di pozzi petroliferi o comunque di operazioni di estrazione costituirebbero un rischio non da poco. Inoltre, l’area interessata, il Vallo di Diano, si trova nei pressi del Parco Nazionale del Cilento.

Le proteste degli abitanti non si sono fatte attendere. Come non sono mancati gli appelli dei politici, tra i quali, fra gli altri, anche il grillino Antonio Gallo e l’ex presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli.

Il commento di Donato Pica Sul caso si è espresso anche il consigliere regionale del Pd, Donato Pica, che è intervenuto a sostegno delle comunità di Casalbuono e Montesano sulla Marcellana. «Dopo neanche un anno – ha dichiarato Pica – ritorna lo spettro delle trivellazioni petrolifere nel Vallo e così come allora esprimo il mio forte dissenso per un’operazione rischiosa per l’ambiente  che minerebbe irreparabilmente  un territorio ricco di sorgenti e di  attività agricole e zootecniche. Gli introiti economici sarebbero di gran lunga inferiori rispetto ai danni che l’operazione arrecherebbe ad un’area protetta e  ad alto rischio sismico. Nei prossimi giorni – continua Pica – cercherò di reperire  nuove informazioni sull’istanza presentata e mi riservo di intraprendere ogni iniziativa utile a scongiurare l’ennesimo tentativo di distruzione delle nostre terre».

La parola all’esperto Al fianco dei cittadini e delle amministrazioni del Vallo di Diano si è schierato anche il geologo Franco Ortolani: «In un ambiente geologico delicato e ricco di acqua pregiata come quello dei citati permessi vi è una assoluta incompatibilità tra attività petrolifere e conservazione della risorsa idrica di importanza strategica nazionale. Sono convinto che l’unica risposta che le regioni interessate dai permessi possono responsabilmente concedere è negare il consenso ad eseguire attività di ricerca petrolifera in quanto un pozzo sia pure esplorativo non potrà mai essere eseguito».

L’allarme del geologo Franco Ortolani

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