Camerota, il consigliere Del Gaudio nella polemica del Pozzallo: «Prendo le distanze da chi è indagato»

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Camerota, il consigliere Del Gaudio nella polemica del Pozzallo: «Prendo le distanze da chi è indagato»

Ancora una puntata sull’ormai annosa questione che riguarda il ‘terreno del Pozzallo’ che è costato un avviso di garanzia al sindaco con l’accusa di diffamazione e il dito puntato contro l’assessore Guzzo, accusato indirettamente di «essersi appropriato senza averne diritto di quel terreno». La lettera integrale di Del Gaudio inviata in redazione.

Cari concittadini di Camerota, è assolutamente necessario per il sottoscritto, dopo l’invito del sindaco Romano e di qualche membro della maggioranza di prendere le distanze dal mio capogruppo di opposizione Pierpaolo Guzzo per il caso Pozzallo, dover dichiarare la mia posizione all’intera cittadinanza affinchè non ci siano dubbi e incertezze da parte di nessuno sulle mie posizioni politiche e sociali.

Bisogna premettere che il sottoscritto:

  1. Condanna ogni tipologia di attacco personale a scopi politici che vadano a danneggiare l’immagine delle persone e dei propri familiari, ritenendo tali azioni vergognose;
  2. Prende le distanze solo da chi opera in modo poco trasparente, da chi è oggetto d’indagini, di avvisi di garanzia e di condanne dovute a un operato politico imbarazzante e discutibile agli occhi della sana popolazione. A tal proposito spero che tale etica sia adottata da tutti, soprattutto da chi oggi vuole conoscere la mia posizione in merito.

Il sottoscritto ha lavorato per oltre tre anni con Pierpaolo Guzzo, sia in maggioranza sia in opposizione, durante tale periodo non si sono mai verificate condizioni, momenti politici o sociali che potessero creare in me pensieri negativi sulla buona fede di Pierpaolo, in quanto non ha mai prodotto atti contro legge, non ha mai operato di nascosto (tipo strane Giunte fatte nelle quattro mura di stanze altamente segrete), ma ha sempre operato alla luce del sole, nel rispetto delle leggi e di tutta la collettività camerotana. Mai ho dubitato della buona fede del mio collega, nonché capogruppo, ed ho vissuto momenti politici molto costruttivi, prima in maggioranza, poi tra i banchi dell’opposizione. E oggi, proprio in opposizione, penso si stiano producendo atti di notevole importanza per il bene economico del nostro Comune, da troppi anni ormai sulle prime pagine dei quotidiani per cose non certo gratificanti. In questo momento vedo solo un soggetto, che non è comunque Pierpaolo Guzzo, bensì il padre, accusato di storture tutte da provare. Lo stesso, questo va chiarito, è in possesso di atti notarili regolari e, nel caso di problematiche tecniche dovute ad atti prodotti con leggerezza nel passato, diventerebbe lui stesso parte lesa di un sistema  lento che non funziona in modo corretto. Considero Pierpaolo Guzzo vittima di accuse per cose da lui non commesse, vittima di diffamazione e vittima di turbativa della campagna elettorale che sicuramente l’ha danneggiato e che ha modificato, in modo significativo, anche l’esito delle ultime votazioni.

Io non sono giudice e non giudico. La magistratura ha aperto un fascicolo e aspetto gli esiti delle indagini (che al momento vedono indagato per diffamazione nei confronti di Pierpaolo Guzzo il sindaco), e spero che sia tutelata fino in fondo l’immagine del mio capogruppo che ha sicuramente subito notevoli danni da questa situazione così imbarazzante e sgradevole. Per l’assessore Ciorciaro che tramite una tv locale voleva conoscere la mia posizione in merito, mi auguro abbia capito da che parte sto: dalla parte delle persone per bene! Spero, in conclusione, che la questione Pozzallo non sia un continuo pretesto usato da qualcuno per nascondere le proprie difficoltà e incapacità amministrative che oggi, a distanza di un anno dalle consultazioni elettorali, sono ben evidenti, giacché tutte le promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute e l’unico atto degno di nota pare essere quello del predissesto finanziario. Invece di parlare del terreno del Pozzallo (che peraltro si trova in un’ altra zona, così soprannominato dall’amministrazione solo a scopo propagandistico), pensassero a lavorare per il bene del Comune.

Alle porte dell’estate abbiamo ancora un paese impresentabile: il verde tutto da sistemare (nonostante sia già passato il ponte del 25 aprile e del primo maggio), strade in pessime condizioni che fanno fuggire quei quattro turisti rimasti e un lungomare da risistemare dopo l’espianto delle palme. Il sindaco invece di pensare a tutti questi problemi, anche cercando una fattiva collaborazione dall’opposizione, continua ad aggredire con una rabbia ingiustificata e senza precedenti il dott. Guzzo mettendo sempre in mezzo l’inesistente problema Pozzallo. In questo modo Camerota non uscirà mai più dal tunnel buio e senza ritorno in cui è finita dopo le ultime elezioni comunali. E anche l’esoso gemellaggio con Cittiglio, purtroppo, servirà a poco. L’immagine di un Comune che brucia descrive in modo fedele e dettagliato la condizione in cui ormai versa il nostro territorio. La gente non può più aspettare che il sindaco continui a togliersi i sassolini delle scarpe e che porti avanti le sue insensate guerre personali. Camerota ormai è come una nave alla deriva. Questo è tutto e spero di non dever tornare in futuro sull’argomento.

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