Nel Cilento discarica pronta ad «esplodere», in Parlamento Tofalo del M5S: «E’ un disastro ambientale»

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Nel Cilento discarica pronta ad «esplodere», in Parlamento Tofalo del M5S: «E’ un disastro ambientale»

C’è una discarica nel Cilento e può «scoppiare» da un momento all’altro. Non è una bomba, non esplode, ma crea danni. Gli stessi di un ordigno, o almeno paragonabili a quelli provocati da un ordigno. A Serre, in piena emergenza rifiuti in Campania, si decide di aprire questo fondo dove viene depositata la spazzatura in attesa di essere smaltita. E’ la discarica di ‘Macchia Soprana’. Siamo nell’agosto del 2007, dopo un anno, però, viene chiusa l’area. Cioè, non proprio. Vengono chiusi i cancelli, ma la discarica non è bonificata, abbandonata è il termine appropriato. Il caso è stato preso in considerazione anche dai quotidiani nazionali, ma tra i banchi della politica nessuno si esprime, nessuno ne parla. O, almeno, nessuno lo ha fatto fino pochi giorni fa quando il deputato del Movimento Cinque Stelle Angelo Tofalo, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente sulla situazione della discarica di Serre.

Nell’interrogazione si legge: «Una volta era la discarica più sicura d’Italia, ma ora sta crollando tutto. A metà marzo, al di sopra della vasca A, abbiamo assistito ad un pericoloso smottamento. Sembra incredibile, ma la frana è iniziata 30 metri al di sotto del livello di spazzatura e ha danneggiato il perimetro, la strada interna, i piloni, i muri di contenimento, i pozzi e ha compromesso l’impermeabilizzazione del sito. La struttura, riaperta per l’ultima emergenza rifiuti in Campania e chiusa poco dopo, è in overdose: contiene 80 mila tonnellate di rifiuti a fronte delle 8 mila previste dal progetto e adesso la preoccupazione più forte è quella di non far precipitare i rifiuti solidi nel fiume Sele, poiché il percolato sta già inevitabilmente defluendo, inquinando così l’oasi Wwf di Serre-Campagna, oltre a mettere fine alle speranze di un litorale pulito e balneabile per i cittadini di Battipaglia. È un disastro ambientale».

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Twitter @martinoluigi92

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