Ospedale Agropoli, è ufficiale: da lunedì stop ai ricoveri. Squillante: «Decisione sofferta»

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Ospedale Agropoli, è ufficiale: da lunedì stop ai ricoveri. Squillante: «Decisione sofferta»

Con una nota inviata a tutti i direttori sanitari di tutti i presidi ospedalieri dell’Asl e ai responsabili dei 118 di Salerno e Vallo della Lucania, la direzione strategica aziendale ha comunicato che, dalle ore 8 di lunedì 10 giugno 2013, cesseranno i ricoveri all’ospedale di Agropoli. I pazienti ricoverati dovranno essere dimessi o trasferiti ad altri ospedali Asl per competenza specialistica improrogabilmente, entro e non oltre le ore 8 di lunedì 17 giugno 2013.

L’ufficialità La direzione strategica aziendale ha disposto, inoltre, che, presso la sede del pronto soccorso dell’ospedale di Agropoli, da giovedì 20 giugno 2013, sarà attivata una postazione Psaut. Contemporaneamente all’attivazione del Psaut verrà sospesa l’attività del pronto soccorso e si procederà alla sospensione dei servizi di radiologia e laboratorio d’analisi. Le decisioni dell’Asl sono già state comunicate al presidente della giunta regionale della Campania, al prefetto di Salerno, al presidente del comitato di rappresentanza dei sindaci, al sindaco di Agropoli e al procuratore capo del tribunale di Vallo della Lucania. L’Asl fa sapere che «la decisione assunta in data odierna è una diretta conseguenza dell’applicazione del decreto 49 del commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del settore sanitario del 27 ottobre 2010 – deliberazione del consiglio dei ministri del 24.4.2010 – che prevede il riassetto della rete ospedaliera e territoriale, con adeguati interventi per la dismissione, riconversione, riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza e efficacia».

La vicenda Il processo di riconversione è stato avviato nel marzo scorso con comunicazione dell’azienda sanitaria salernitana. L’Asl dispose la chiusura dell’ospedale per il 2 aprile con la cessazione di ricoveri ordinari e di day hospital. Successivamente li Tar, con provvedimento cautelare dello scorso 28 marzo, aveva sospeso tutti gli atti emessi dal commissario per il piano di rientro, dal consiglio dei ministri, dalla giunta regionale della Campania e dall’Asl, relativi alla riconversione e riorganizzazione dell’ospedale di Agropoli, fino alla trattazione cautelare in camera di consiglio fissata per il 10 aprile 2013. Alla fine della camera di consiglio, i giudici del Tar hanno chiesto all’Asl una relazione dettagliata in ordine alle modalità di funzionamento del Psaut. L’Asl ha fornito la documentazione e lo scorso 5 giugno il Tar ha respinto l’istanza cautelare tesa a sospendere gli atti finalizzati alla riconversione dell’ospedale di Agropoli. Nel frattempo si sono contrapposti i cittadini di Agropoli, Franco Alfieri, il sindaco, e una delegazione di sindaci cilentani. Alfieri è entrato più volte in confilitto con Squillante, che per il momento sta avendo ragione sul caso denominato dai media ‘chiusura ospedale Agropoli’.
 
Le dichiarazioni«La decisione assunta – afferma il direttore generale Antonio Squillante – è stata molto sofferta ma al tempo stesso obbligatoria perché prevista da apposite disposizioni regionali e nazionali nell’ambito dell’attuazione del piano di rientro del settore sanitario previsto con deliberazione del consiglio dei ministri adottata in data 24 aprile 2010. Nell’invitare gli amministratori locali e gli operatori del settore sanitario ad una fattiva collaborazione si conferma che nella struttura saranno concentrate tutte le attività distrettuali. Inoltre il presidio assicurerà un’assistenza ambulatoriale complessa e sarà utilizzato come centro di eccellenza per ammalati in stato neurovegetativo e comatoso. Sono certo che sia gli amministratori locali che i cittadini  comprenderanno la validità delle decisioni prese, forse impopolari ma certamente necessarie».

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