Cemento per arginare l’erosione costiera, Pisani: «A Pollica si usa la Posidonia»

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Cemento per arginare l’erosione costiera, Pisani: «A Pollica si usa la Posidonia»

Il comitato Rinascimare, Legambiente e riserva Foce Sele Tanagro si mobilitano contro il ‘Grande progetto di ripascimento del litorale del Golfo di Salerno’. 

 Cemento Progetto di decina di milioni di euro che prevede gli interventi di difesa e ripascimento del litorale. Una mobilitazione alla partecipazione e una campagna sui social network oltre ad un incontro che si è tenuto la settima nana scorsa, venerdì 30 maggio a palazzo Sant’Agostino a Salerno contro il progetto. Quindi gli slogan di protesta «70 milioni di euro letteralmente buttati a mare» e l’hastag #notonz lanciato sui social network. «L’opera, che prevede un investimento di 70 milioni di euro, riguarda il risanamento del litorale tra i comuni di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli, Capaccio e Agropoli – spiega il comitato –. Lungo il tratto di Paestum, in particolare, è prevista la realizzazione di 15 pennelli in pietra collocati dalla foce del fiume Sele a Ponte di Ferro. Si tratta di una sorta di scogliera che dalla battigia va verso il mare per affiorare sull’acqua e terminare con una forma di ‘T’, dove si accumula la sabbia, in grado di interrompere le correnti. Un risanamento con opere rigide, celle e barriere soffolte, secondo modalitá che già altrove, come a Pescara e Chieti, si sono rivelate inefficaci e più dannose del problema che intendono risolvere, l’erosione costiera».

Posidonia Contro l’opera anche il sindaco di Pollica Stefano Pisani: «La Regione Campania intende spendere decine di milioni di euro, per milioni di mc di cemento, per arginare il fenomeno dell’erosione costiera con il ‘Grande progetto del litorale salernitano’». La soluzione al problema dell’erosione costiera, nel comune di Pollica, è stata affrontata usufruendo di risorse naturali: «Con il coordinamento dell’università di Roma ‘Tor Vergata’, il supporto dei biologi marini della Econ srl e il direttore scientifico del Museo Vivo del Mare Luigi Valiante abbiamo sperimentalmente sostituito le barriere di cemento con un progetto di restauro ambientale della prateria di Posidonia che si trova sui fondali antistanti il litorale di Acciaroli».
Quindi i lavori partiti questa mattina, sabato 7 giugno: «Per aumentare la possibilità di fruizione del nostro arenile nel breve periodo, da stamattina abbiamo cominciato a ricostituire l’arenile di Acciaroli con la nostra Sorbona». 

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Twitter @BiagioCafaro

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