In Cilento la Lega fa boom di voti, quasi 10mila con Salvini: ecco i numeri Comune per Comune

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In Cilento la Lega fa boom di voti, quasi 10mila con Salvini: ecco i numeri Comune per Comune

Nei Comuni del Cilento, Vallo di Diano e Alburni la Lega ha preso più di 9mila voti al Senato e oltre 8mila alla Camera. Dati che fanno molto ragionare su come, negli ultimi anni, sia cambiato il panorama politico nazionale nei confronti di un partito, che almeno in passato, non solo non ha mai avuto nulla a che fare con il Mezzogiorno ma che addirittura lo imputava come un nemico quasi da estirpare. Molto probabilmente, dunque, gli elettori meridionali leghisti hanno forse ben inteso il profondo (presunto) cambiamento interno della Lega lasciandosi alle spalle il passato del candidato premier Matteo Salvini e dei suoi predecessori.

Appare chiaro, almeno, che dal 2014, l’anno in cui il partito è stato rappresentato in Italia meridionale dal soggetto politico “Noi con Salvini” le cose siano un po’ cambiate. Da allora, infatti, la Lega sembra aver abbandonato il vecchio progetto padanista e il fantomatico obiettivo di secessione, così come il nome ‘Nord’ ha smesso di affiancare quello di Lega. Di conseguenza sembra anche aver abrogato i suoi slogan politici che da Bossi a Maroni (Salvini compreso) inneggiavano frasi come “Prima il Nord”, “Padania is Not Italy” oppure “Più lontani da Roma più vicini a te” e tante altri, per fare, ai giorni d’oggi, dell’immigrazione uno dei problemi principali da risolvere con priorità assoluta.

È anche vero, però, che la mappa della distribuzione dei voti partito per partito, nei collegi uninominali, mostra un’Italia spaccata in due, con l’exploit del Movimento 5 Stelle nel Sud Italia e la massiccia diffusione della Lega nel Nord. Eppure, nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni i voti alla Lega non sono passati di certo inosservati. La Lega ha infatti racimolato voti sia dai Comuni più piccoli come ad esempio Valle dell’Angelo, che dai Comuni più grandi come Agropoli, Sapri o Vallo della Lucania. A Roccagloriosa raccoglie il 13 per cento dei consensi, grazie anche all’amicizia del sindaco Nicola Marotta e del suo vice Attilio Pierro con gli esponenti della Lega. Nel 2015 i due amministratori parteciparono anche al tradizionale raduno leghista a Pontida.

Importante è anche il dato secondo il quale, in tutti questi Comuni, l’affluenza non è mai scesa al di sotto del 62%, mantenendosi su una quota che mediamente si aggira tra il 67 e il 70%.

Nell’intero Sud Italia, comunque, i proseliti ottenuti dalla Lega hanno scatenato negli ultimi giorni non poche polemiche nei confronti dei leghisti meridionali accusati di aver dimenticato gli ideali sui quali la Lega ha gettato le sua fondamenta e i diversi episodi di razzismo nei confronti del Mezzogiorno intrattenuti dallo stesso Matteo Salvini. 

I voti alla Lega nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni Comune per Comune


   


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