Il Comune sfratta Legambiente dall’oasi di Torre di Mare

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Il Comune sfratta Legambiente dall’oasi di Torre di Mare

Al vaglio dell’amministrazione di Capaccio l’ipotesi se rinnovare o meno l’accordo di programma con Legambiente. Anche se il Comune ha già chiesto di spostare il progetto in un’altra area, tra il molo Sirena e il Fiume Sele. L’oasi dunale Torre di Mare di Paestum, gestita dai volontari del circolo locale di Legambiente, potrebbe diventare un camper park o un camping comunale. «L’oasi dunale rappresenta un presidio di legalità all’interno di un contesto territoriale fortemente degradato da abusi e da bruttezza – ha spiegato al Liratg il presidente del circolo Pasquale Longo – ed è nata per contribuire alla ricomposizione del rapporto tra la città antica e il mare». Da quanto si apprende da nove mesi Legambiente e Comune di Capaccio si stavano confrontando per giungere alla stesura di un protocollo d’intesa che avrebbe dovuto sancire la volontà comune di consolidare l’esperienza dell’Oasi dunale. Nove mesi vanificati perché nei giorni scorsi l’amministrazione guidata da Italo Voza ha scritto al circolo di Legambiente spiegando che «il comune ha un obbligo di valorizzazione a fini strettamente economici». «Si stanno valutando gli accordi precedenti e la possibilità di rinnovarli – spiega a Stile Tv l’assessore Eustachio Voza -. Stiamo facendo una serie di valutazioni. Se non si dovesse rinnovare l’accordo di programma provvederemo a individuare un’altra area per far sì che Legambiente possa continuare le proprie attività di valorizzazione, d’altronde l’indirizzo della nostra amministrazione – ha concluso Voza – è rivolto proprio a questo».

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