Litiga col vicino e lo accoltella, annullata ordinanza: torna libero imprenditore

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Litiga col vicino e lo accoltella, annullata ordinanza: torna libero imprenditore

Non regge l’accusa di tentato omicidio. Il tribunale del Riesame di Salerno, accogliendo la richiesta del legale Franco Maldonato (nella foto), ha disposto l’annullamento dell’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari per l’imprenditore edile Franco Magliano, accusato di tentato omicidio. Torna in libertà il 51enne di Scario, dopo due settimane trascorse ai domiciliari nella sua abitazione per aver accoltellato il vicino. L’episodio risale al 9 settembre, quando a Scario, nei pressi di un tabacchi, un 51enne ha colpito al petto e al ginocchio il vicino con cinque coltellate, per vecchi attriti mai risolti. Secondo quanto ricostruito nelle indagini l’episodio avvenuto alle 19 alla rotonda di Scario faceva seguito a una brutta lite avvenuta nella mattinata. L’uomo, a fine ottobre, è stato raggiunto da notifica di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, ed eseguita dai carabinieri della stazione di San Giovanni a Piro, coordinati dal maresciallo Roberto Ricotta. Il legale dell’uomo, Franco Maldonato, ha presentato istanza di revoca della misura cautelare e il tribunale, accogliendo le ragioni della difesa, ha disposto la scarcerazione dell’uomo, che da oggi torna in libertà. A supporto della tesi dell’avvocato, la perizia del medico legale, Francesco Giovanni Lombardi, consulente di parte della difesa di Magliano, che ha parlato di «ferite superficiali e di piccole dimensioni», da cui deriverebbe che «l’aggressore non era idoneo a cagionare la morte della vittima». E specifica: «Le ferite definite da ‘punta e taglio’ sono ‘piccole e superficiali’, – si legge nella consulenza – interessano regioni corporee non vitali, nonostante la vittima abbia riferito che tutti i colpi erano ‘diretti al petto’ – e conclude – La superficialità delle ferite e la loro localizzazione consentono di escludere l’idoneità dell’atto per un tentato omicidio».

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