Camerota, ruba motorino e finisce in manette: è lo stesso rumeno che fu accusato di violenza sessuale aggravata

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Camerota, ruba motorino e finisce in manette: è lo stesso rumeno che fu accusato di violenza sessuale aggravata

Ha tentato di rubare un motorino nella notte di venerdì 7 giugno ed era già noto alle forze dell’ordine che l’hanno accusato di avere violentato, sotto effetto di stupefacenti, una minorenne nel mese di marzo del 2011. Le sue iniziali sono S.M. ha 21 anni ed è originario della Romania. Vive nel borgo costiero ciletano di Marina di Camerota da ormai circa 4 anni. «Si aggira fra i vicoletti della piazza con aria misteriosa e beve birra in qualsiasi bar del paese», è il profilo tracciato da diversi abitanti di Camerota.

Primo episodio La vicenda numero uno, quella che l’ha reso noto alle forze dell’ordine, si sarebbe consumata nella sera di un giorno di fine marzo. Era il 25 per l’esattezza. In via Armando Diaz, dopo una lunga indagine condotta dal pm Alfredo Greco, della procura di Vallo della Lucania, affiancato dagli agenti dei carabinieri della caserma di Marina di Camerota, coordinati dal maresciallo Massimo Di Franco, S.M. è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa pesante di violenza sessuale aggravata.

Secondo quanto raccontato dagli inquirenti, la vicenda andava avanti dai primi giorni di marzo e la ragazzina di 14 anni veniva attirata nell’abitazione, drogata per renderla disarmata e fragile e alla fine sarebbe rimasta vittima della violenza carnale. Pare che la minorenne indifesa avesse preso il vizio del fumo e proprio questo fattore veniva tramutato in minaccia dal giovane malvivente:«Se non fai ciò che dico, riferisco a tua mamma che fumi». La piccola, sempre di origine rumena, riferì tutto alla madre che con l’aiuto dei militari e del pm, riuscirono a scoprire ed arrestare S.M. che allora aveva 19 anni.

Secondo episodio «Il lupo perde il pelo ma non il vizio», verrebbe quasi da dire alla luce di quanto si è consumato in piazza S.Domenico nella notte di ieri, giovedì 7 giugno. E’ passato poco più di un anno dalla vicenda che ha visto accusato M.S. di violenza sessuale aggravata. Nel vico Sant’Alfonso, una fra le stradine più storiche del paese, intorno alla mezzanotte di ieri si è consumata un’altra vicenda che ha visto come protagonista il giovane 21enne di origini rumene. Il malvivente ha tentato di rubare un motorino, modello Honda Sh, ad un ragazzo 24enne del posto. E’ la ricostruzione dei carabinieri.

I particolari «Cristian (così è conosciuto in paese S.M.) era a terra in condizioni non buone vicino al motorino rubato – riferisce un uomo al giornale del Cilento – ho allertato il 118, ma poi lui si è rialzato ed io in diretta telefonica con la croce rossa ho riferito che era inutile il loro intervento». Secondo le prime ricostruzioni, subito dopo l’incontro con il primo uomo nei pressi dell’Hotel Brera, M.S. a bordo del motorino spento ha raggiunto piazza San Domenico. I testimoni raccontano che «il ragazzo sembrava avesse bevuto parecchio e si è scontrato contro il muro per diverse volte». Il motorino, infatti, risulta danneggiato. Il giovane 24enne del posto, appena si è reso conto dell’accaduto, ha allertato i carabinieri della locale stazione che sono intervenuti immediatamente insieme ai militari della stazione di Centola.

Alla vista dei carabinieri, il cittadino originario della Romania, si è scagliato contro di loro per evitare di essere identificato. Alla fine è stato tratto in arresto e accusato di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Questa mattina, venerdì 8 giugno, il rumeno è stato condotto al Tribunale di Vallo della Lucania dove è stato giudicato con rito per direttissima. M.S. è ora agli arresti domiciliari.

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