Pollica, incontro-dibattito “Rete per il Cilento” al Palazzo Capano l’11 giugno

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Pollica, incontro-dibattito “Rete per il Cilento” al Palazzo Capano l’11 giugno

In relazione al progetto nazionale PRIN “lTA TOUR: Visioni territoriali e mobilità, progetti integrati per il turismo nella città e nell’ambiente” (cui partecipano cinque Università italiane), ed in particolare al lavoro che svolge l’unità di Napoli su “Criteri per la costruzione di un modello turistico integrato: una sperimentazione sull’area del Cilento”, si terrà l’11 giugno, un convegno dal titolo “Turismo e Territorio per uno sviluppo locale del Cilento e Vallo di Diano”, promosso dal dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell’Università deli Studi di Napoli Federico II con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

L’idea sulla quale si muove il progetto di ricerca è incentrata sulla considerazione che la valorizzazione di un territorio a fini turistici debba procedere di pari passo con lo sviluppo del complesso delle attività presenti sul territorio, ovvero l’idea forza è che il patrimonio di risorse e di competenze del territorio del Cilento rappresenta un potenziale vantaggio competitivo in campo turistico.

L’11 giugno a partire dalle ore 15,00 nel Palazzo Capano di Pollica è previsto un incontro-dibattito aperto al territorio sulla proposta di una “Rete per il Cilento” e un dibattito aperto principalmente agli operatori del settore, alle associazioni di categoria, ai rappresentanti di consorzi e confederazioni locali, nonché agli Enti locali al fine di cogliere i possibili “contributi” alla Rete di sviluppo ipotizzata.

In sintesi, ogni intervento dei partecipanti dovrebbe mirare ad illustrare, da una parte, quanto e come l’associazione di appartenenza sta contribuendo a generare sviluppo nel territorio e, dall’altra, come tali iniziative si possano collocare nella Rete di sviluppo ipotizzata, ovvero: il ruolo che ogni iniziativa può avere in una vision di sviluppo integrato del Cilento; come (in quale modo, con quali presupposti, con quali risorse, con quali soggetti, …) essa può essere collegata ad altre iniziative in essere o ipotizzate.

Ogni interlocutore può inoltre evidenziare i problemi più incombenti che gli si possono paventare, o che già rileva, in un siffatto approccio collaborativo. Lo scopo di un dibattito così organizzato è quello di creare un brainstorming delle possibili iniziative, una tavola aperta al dialogo ed all’ascolto, una possibilità concreta di cominciare a creare una Rete di sviluppo condivisa, secondo cui ogni tassello ha un ruolo paritetico e prioritario.

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